Tanto è stato registrato dal “Massachusetts General Hospital” di Boston che ha mandato a casa Richard Slayman, il paziente in questione che è diventato la prima persona in vita a cui è stata trapiantato un organo geneticamente modificato; si ricorderà l’operazione che è stata eseguita il decorso 16 marzo e finora è un grande successo: l’organo dell’animale funziona esattamente come previsto, comportandosi come un rene umano.
di Antonio Baldari
Lo avevamo presentato per quello che era, ossia un avvenimento storico, il primo al mondo per un uomo americano che è stato operato di rene che però non era un rene qualsiasi bensì quello di un maiale; un fatto assolutamente straordinario con il 62enne statunitense che sta bene, con l’organo che sta funzionando come previsto, come fosse quello di un essere umano, al punto da venire dimesso.
Tanto è stato registrato dal “Massachusetts General Hospital” di Boston che ha mandato a casa Richard Slayman, il paziente in questione che è diventato la prima persona in vita a cui è stata trapiantato un rene di maiale geneticamente modificato, si ricorderà l’operazione che è stata eseguita il decorso 16 marzo e finora è come detto un grande successo: l’organo dell’animale funziona esattamente come previsto, comportandosi come un rene umano.
Negli scorsi anni c’erano stati diversi tentativi di trapiantare un rene di maiale in un corpo umano, ma prima di Slayman si era sperimentato solo su corpi di pazienti cerebralmente morti; i medici hanno evitato di fornire qualsiasi prospettiva, limitandosi a dire che Slayman “Si sta riprendendo bene e continuerà a recuperare a casa con la sua famiglia”, che può di certo aprire dei nuovi orizzonti per coloro che devono considerare dei problemi di carattere nefrologico cercando di lenirli con l’ormai acclarata dialisi.
In tal caso anche e soprattutto per loro ci sarebbero delle vere e proprie “autostrade della speranza” da percorrere, restituendo fiducia e speranza in coloro che stanno al momento vivendo un calvario, molto doloroso, di questo tipo.