Tale appuntamento si terrà nell’aula consiliare del Comune di piazza IV Novembre, prevedendo gli interventi della presidente del sodalizio pazzanese, Teresa Verdiglione; di Francesco Valenti, sindaco di Pazzano; di don Enzo Chiodo, parroco di Pazzano, a cui sono affidate le conclusioni della manifestazione, che vedrà anche e soprattutto la partecipazione di Amalia Bruni, neurologa e scienziata di fama mondiale, molto presente alle latitudini della vallata bizantina dello Stilaro. Dialoga con l’autrice la docente Maria Antonietta Coniglio.
di Antonio Baldari
PAZZANO – Un’iniziativa dall’elevato spessore culturale. È quella che sta per intraprendere la Proloco di Pazzano, diligentemente diretta da Teresa Verdiglione, che per il primo sabato di maggio, giorno 4, a partire dalle ore 18, ha calendarizzato la presentazione del romanzo “Re Cor” di Romina Leotta.
Tale appuntamento si terrà nell’aula consiliare del Comune di Pazzano, di piazza IV Novembre, prevedendo gli interventi della succitata presidente del sodalizio pazzanese, Verdiglione; di Francesco Valenti, sindaco di Pazzano; di don Enzo Chiodo, parroco di Pazzano, a cui sono affidate le conclusioni della manifestazione, che vedrà anche e soprattutto la partecipazione di Amalia Bruni, neurologa e scienziata di fama mondiale, molto presente alle latitudini della vallata bizantina dello Stilaro, particolarmente nella vicina Bivongi in cui ella ha condotto degli interessantissimi nonché oltremodo approfonditi ed accurati studi su alcuni ceppi familiari presenti in loco e che ineriscono il morbo di Alzheimer.
Da tenere altresì in debita considerazione il dialogo con la Leotta che avrà modo di instaurare la docente Maria Antonietta Coniglio, con la luminosità e l’essere frizzante che le derivano da svariati anni di impegno sociale nella realtà locale, così come al contempo geneticamente ne discendono da cotanto padre, il giammai dimenticato e per questo amatissimo poeta dialettale, “ ‘U Poeta ”, Giuseppe Coniglio. Insomma, ci sono tutti gli ingredienti per un pomeriggio culturalmente tutto da vivere, come del resto si è adusi fare nella laboriosa e sempre propositiva cittadina di Pazzano.