di Antonio Baldari
STILO – Quella Commissione non s’ha da fare né ora né mai. Manzonianamente agevolando è stato questo il leit-motiv della seduta di Consiglio comunale tenutasi nel tardo pomeriggio di ieri, a Stilo, straordinaria ed urgente ed avente un unico punto posto all’ordine del giorno e vertente l’istituzione dell’organo di controllo, una commissione per l’appunto, che dovesse concernere la gestione del Palio di Ribusa per l’anno 2015; saltata lunedì scorso e rinviata alle 19 del giorno successivo, 28 luglio, e quindi con una nuova convocazione da notificare all’Assemblea consiliare entro e non oltre le 24 ore per come previsto dalla normativa vigente, l’attesa riunione si è tenuta con la sola defezione, oramai cronicizzata, del consigliere di minoranza Giorgio Scrivo facendo riferimento al raggruppamento “La Svolta stilese”.
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Nei fatti, al termine di un lungo quanto accesissimo dibattito, la Commissione è stata bocciata dalla maggioranza che ha votato a sfavore, mentre favorevolmente si sono pronunciati i due esponenti della minoranza, Pasquale Gesù Grillo e Vincenzo Marulla, rispettivamente per “La Svolta stilese” e per la compagine “Per Stilo”, e la presidente del Consiglio, Romina Leotta, ancora una volta in difforme posizionamento rispetto alla maggioranza, in testa il sindaco Giancarlo Miriello, a cui la stessa deve riferirsi in relazione alla sua elezione quattro anni orsono e consequenziale nomina allo scranno più alto del massimo organo istituzionale civico.
Anche e soprattutto per questo è stato durissimo lo scontro verbale tra la giovane esponente consiliare ed il primo cittadino che ha caldamente invitato la Leotta a dimettersi da presidente non essendo più, a suo dire, di garantire con serenità il ruolo super partes all’intero Consiglio comunale ed eventualmente fare gruppo a sé stanti le reiterate contrarietà, in special modo in termini di voto, in rapporto ai proprio “compagni di viaggio”: sarà questa la volta decisiva perché lo strappo si consumi definitivamente? Chissà!
Di certo c’è che quella scritta ieri pomeriggio è stata l’ennesima brutta pagina di un’amministrazione comunale ormai con la testa altrove, e segnatamente al voto della prossima primavera 2016, con la maggioranza lacerata da equivoci e contese interne da far impallidire anche i più agguerriti combattenti (e non si dimentichi che questa è stata una compagine eletta con 1086 preferenze, ndr), ed una minoranza più che altro impegnata a cercare il classico “pelo nell’uovo” che non ad affondare i colpi nei reali problemi del paese.
A tale proposito, si è detto che la Commissione di controllo sul palio la si voleva perché contemplata nel Tuel, e quindi sottolineando un’eventuale mancanza politico-amministrativa di Miriello e soci, salvo poi però rimarcare il fatto che la stessa era necessaria per mettere sotto torchio e, udite udite!, interrogatorio i dipendenti comunali, di fatto confondendo il proprio ruolo ispettivo con quello investigativo e di indagine che spetta a tutt’altre figure.
Che peraltro, a Stilo, ci sono state fino ad un anno e mezzo fa con la Commissione di accesso agli atti, che non ravvisò alcunché di “irregolare” nella sua conduzione politica andando a ritroso fino alle prime edizioni del palio, ma evidentemente tale vicenda è stata del tutto rimossa. Dalla mente e dalle carte. E poi, da quando in qua si istituisce una Commissione ancora prima che la manifestazione-evento, in questo caso la “Ribusa”, si svolga? Misteri della politica, bassa, in salsa stilese.