di Antonio Baldari
STILO – Migliora sempre di più l’intesa sull’asse Toscana-Calabria, e segnatamente nella direzione Prato-Stilo. Si è infatti concluso nella tarda serata di giovedì scorso, 16 luglio, una tre giorni di campo scuola ed attività strettamente connesse alla legalità, che sono state coordinate da una decina di rappresentanti dell’associazione “Cieli aperti” della città toscana, ritornati anche quest’anno nella “Città del Sole”
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grazie al proficuo feeling collaborativo nel tempo instauratosi e successivamente consolidatosi con l’associazione “Giovani per una terra nuova”, fortemente voluta dall’ex parroco stilese, padre Zefferino Parolin, con “i ragazzi di Prato”, come sono stati affettuosamente ribattezzati, che dunque proseguono in un rapporto assai produttivo di lavoro e di sostegno alla programmazione parrocchiale, quest’anno preventivamente organizzata da padre Salvatore Monte, e da oltre dieci anni impegnati nella Locride sin dall’ormai remoto anno 2002 allorquando vi era monsignor GianCarlo Maria Bregantini quale vescovo della diocesi di Locri-Gerace.
Un’opera essenzialmente fondamentale a favore dei ragazzi di Stilo, quella dei “campi-scuola”, allestita per il periodo estivo, “perché costituiscono un passaggio importante nella fase di crescita e di maturazione di questi bambini e ragazzi – così ci partecipano i giovani pratesi a margine del sopraccitato momento educativo – ragion per cui, è stata molto buona la contemporanea partecipazione tanto dei bambini di scuola elementare quanto di quelli di scuola media, per poter migliorare l’aggregazione e, di riflesso, la loro conoscenza diretta, perché devono necessariamente imparare a conoscersi e ad aiutarsi l’un l’altro, divertendosi ed incoraggiandosi a vicenda, ma allo stesso tempo rispettando le regole così come dev’essere poi nella vita di ogni giorno”.
Proprio in ossequio al progetto originario sulla legalità, che una settimana fa aveva visto impegnati sempre i giovani volontari di “Cieli aperti” nella difficile quanto complessa realtà di Scampia, noto quartiere di Napoli interessato da vicende di micro e macro criminalità, dove si sono comunque rimboccati le maniche per affermare i sani principi dell’onestà, della lealtà e del rispetto delle regole, per l’appunto.