di Antonio Baldari
STILO – Fervono i preparativi, a Stilo, per la solennità dell’Assunta il prossimo 15 agosto. Infatti, per quanto concerne la parte artistico-musicale, gli organizzatori della festa hanno messo a segno un bel colpo riuscendo a portare la nota band “Bandabardò” per lo spettacolo conclusivo nella serata di Ferragosto, per l’appunto; il gruppo musicale “Bandabardò” che nasce l’8 marzo 1993 nel momento in cui Enrico “Erriquez” Greppi cantante franco-lussemburghese-fiorentino riesce a convincere Alessandro Finazzo, detto Finaz, allora virtuoso chitarrista elettrico, a buttare via ogni amplificatore e a fondare una band che proponesse canzoni da cantare tra amici: l’obiettivo è quello di trasportare sul palco la stessa atmosfera delle suonate tra amici e la neonata band comincia un tour in Italia e in Francia suonando per locali e anche per strada.
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Il primo album, “Il circo mangione”, esce nel 1996 ed ottiene un ottimo successo vincendo anche il Premio Ciampi, il successo è però confermato col secondo album, “Iniziali Bì-Bì”, seguito a ruota da un live in edizione limitata, Barbaro tour; nel 2000 esce Mojito Football Club, apprezzato dalla critica e segnalato come disco del mese da Rockerilla mentre l’anno successivo viene pubblicato un altro live, Se mi rilasso… collasso, che contiene anche l’inedita Manifesto.
Ma è con Bondo! Bondo! nel 2002 che la band ottiene un successo internazionale con un tour in Spagna, Francia e Svizzera, nello stesso anno Paolino esce dal gruppo (ora suona con Piero Pelù) e viene sostituito nel tour invernale da Ughito, già percussionista dei Malfunk: ad ogni modo, dopo tre anni di pausa, nel ventunesimo anno dalla nascita del gruppo, il 10 giugno 2014 è uscito l’ultimo (ad oggi) album del gruppo intitolato “L’improbabile”, il primo album della loro storia realizzato per una major, la Warner Music Group.
Un ottimo risultato, quindi, che si lega alla specificità della festa nella “Città del Sole” che, dal punto di vista strettamente religioso, ha già insita una sua specificità, essendo praticamente unica nel panorama nazionale, con i contemporanei festeggiamenti alla vigilia, il 14 agosto, secondo rito cattolico, la celebrazione dei primi vespri della solennità dell’Assunzione di Maria in Cielo in anima e corpo, volendo per essa significare la volontà di Gesù di portare subito in Paradiso Colei che Gli diede la vita in terra non facendoLe conoscere l’onta della tomba.
In quegli stessi momenti i “fratelli” ortodossi venereranno le sacre icone della cosiddetta “dormitio Viriginis”, ossia la dormizione di Maria, il sonno che avvolse la “Theotokos”, che altrimenti si vorrebbe chiamare il funerale della Madre di Cristo, partendo dal piazzale antistante la Cattolica ed inoltrandosi nel centro storico stilese, attraversando il borgo ed arrivando sino alla grotta della Pastorella fra canti e preghiere incessanti, che, in pratica, darà il senso dell’ecumenismo fra le chiese “sorelle”, cattolica ed ortodossa per l’appunto, nel nome di Maria.