di Antonio Baldari
STILO – Cumuli di monnezza e cassonetti maleodoranti saranno soltanto un brutto ricordo? La popolazione di Stilo se lo augura di vero cuore all’indomani dell’annuncio, che vivamente si auspica non rimanga tale, dato in piena assise consiliare qualche giorno fa dal responsabile dell’area tecnico-manutentiva, Mimmo Sodaro, nel bel mezzo della discussione-interrogazione imbastita dalle due compagini di minoranza alla maggioranza, chiedendo lumi sulla situazione di assoluta precarietà vissuta dalla “Città del Sole” in questi ultimi cinque anni, in modo esponenziale acuitasi negli ultimi sei mesi: una comunicazione che ha fatto tirare un sospiro di sollievo ai presenti, pochi per la verità, concernente l’avvio della raccolta differenziata dal 1° gennaio 2016.
Una data che a suo modo segnerebbe la storia recente e futuribile di Stilo mettendo la parola “fine” ad un lustro che è stato un vero e proprio incubo per quanto concerne il servizio raccolta, il trasporto in discarica e lo smaltimento di rifiuti solidi urbani ed altri servizi accessori sin da quel fatidico 30 dicembre 2010 giorno in cui, alla presenza dell’allora tecnico comunale Alfonso Marulla, si tenne l’apertura delle buste per l’aggiudicazione dell’appalto dei cosiddetti “rifiuti domestici”, pari ad 80mila euro, il primo nella storia del Comune che andava così ad esternalizzare il servizio dopo avere sempre goduto dell’apporto di validi operatori ecologici, altrimenti conosciuti come “spazzini”, che hanno mantenuto pulite le vie del paese: vinse la ditta “Locride Ambiente” ma poche settimane più tardi ci fu il primo intoppo con la concorrente, la Mts di Messina che avanzò formale ricorso al Tar per delle incongruenze negli asseriti requisiti presentati dall’azienda di Siderno, ed effettivamente i togati del tribunale reggino diedero ragione alla ditta peloritana che, quindi, iniziò nell’espletamento del servizio. Che nel tempo si è tradotto in una vera e propria via crucis che ha portato al subentro nel ramo d’azienda della “Ri.So”, sempre di Messina e praticamente in…famiglia, con il titolare subentrante cugino del titolare cedente ma poco importando il tutto ancorché, nella sostanza, la resa delle prestazioni effettuate non abbiano mai del tutto soddisfatto gli amministratori che, al contrario, si sono dannati l’anima tra esposti e diffide varie che hanno soltanto avvelenato gli animi, e poco altro; lo scorso 6 giugno l’appalto è venuto in scadenza e così la giunta comunale, con deliberazione n. 41 del 23 giugno 2015, ha espresso atto di indirizzo conferendo mandato al responsabile dell’ufficio tecnico, il sopraccitato Mimmo Sodaro, “di adottare i provvedimenti gestionali necessari al fine di gestire con personale e mezzi comunali in forza al Comune il servizio raccolta, il trasporto in discarica e lo smaltimento di rifiuti solidi urbani ed altri servizi accessori” – autorizzava l’esecutivo guidato da Giancarlo Miriello.
Cosa che però, passando dal danno alla beffa, ha originato l’apertura di un procedimento penale nei confronti del tecnico comunale da parte della procura della Repubblica di Locri giacché, come ha comunicato lo stesso ingegnere serrese al Consesso civico “Tale passaggio non era ammissibile ma bisognava indire un bando di gara che sarà doppio, il primo per coprire da oggi al 31 dicembre 2015 ed il secondo per far partire la raccolta differenziata dal prossimo 1. gennaio 2016”, – ha asserito Sodaro, con tutto ciò che ne consegue in termini di formazione ed erudizione dei cittadini su quella che può senz’altro essere la panacea di tutti i mali, la soluzione all’annosa problematica. Per l’immagine, l’igiene ed in special modo la cura dell’ambiente che negli ultimi cinque anni, a Stilo, evidentemente non c’è stata. Sarà la volta buona? Ai posteri, come sempre, l’ardua sentenza.