Circa centomila morti furono causati dal maremoto del 28 dicembre 1908, radendo praticamente al suolo tanto il capoluogo della provincia reggina quanto il capoluogo peloritano ed un po’ tutti i centri insistenti in prossimità di quell’area geografica, con la cittadina Stilese che venne risparmiata dalle indicibili sofferenze di quel nefasto giorno. Oggi pomeriggio, a partire dalle ore 17, nella chiesa di San Francesco d’Assisi, sarà celebrata una santa messa presieduta dal parroco del luogo, don Giovanni Coniglio; al termine della solenne funzione religiosa avrà luogo la processione per le vie del paese della sacra effigie del Santo Cavaliere di Lidia.
di Antonio Baldari
Centoquindici anni fa il terribile tsunami che devastò lo Stretto di Messina portando morti e lutto nelle allora province di Reggio Calabria e Messina; la città di Stilo, nell’entroterra dell’oggi area metropolitana di Reggio Calabria – lato nord – non dimentica quel tristissimo momento ancorché la culla che diede i natali al filosofo Tommaso Campanella non venne toccata da quel fenomeno.
Che causò circa centomila morti nel maremoto del 28 dicembre 1908, radendo praticamente al suolo tanto il capoluogo della provincia reggina quanto il capoluogo peloritano ed un po’ tutti i centri insistenti in prossimità di quell’area geografica, con la cittadina Stilese che venne risparmiata dalle indicibili sofferenze di quel nefasto giorno.
Ed oggi pomeriggio, a partire dalle ore 17, nella chiesa di San Francesco d’Assisi, sarà celebrata una santa messa presieduta dal parroco del luogo, don Giovanni Coniglio; al termine della solenne funzione religiosa avrà luogo la processione per le vie del paese della sacra effigie del Santo Cavaliere di Lidia, patrono della “Città del Sole” nonché Suo intecessore proprio in quella, dolorosa, circostanza secondo quanto è riportato dalla credenza popolare nel corso degli anni.
Oggi particolarmente la preghiera che sarà elevata a Dio da tutti gli Stilesi di buona volontà sarà anche e soprattutto il bramato ritorno del simulacro di San Giorgio all’interno del Duomo, o chiesa Matrice, in pieno centro storico a Stilo, dove sono da tempo ripresi i lavori di ristrutturazione del predetto edificio liturgico, casa “naturale” del cavaliere Giorgio, che si auspica possa essere riconsacrato e riaperto al culto ad inizio della prossima primavera, giusto in tempo per la Santa Pasqua 2024, domenica 31 marzo, e per la festa patronale di San Giorgio il prossimo 23 aprile.