di Antonio Baldari
STILO – Avrebbe dovuto tenersi alle 13 di oggi il Consiglio comunale in seduta straordinaria ed urgente, a Stilo, vertente sull’unico punto posto all’ordine del giorno ossia la “Nomina Commissione Consiliare di controllo sulla gestione del Palio di Ribusa anno 2015”, per quanto concerne la nota kermesse artistico-culturale della “Città del Sole” che si svolgerà sabato 1 e domenica 2 agosto prossimi; in realtà la seduta è stata rinviata a domani pomeriggio, 28 luglio, alle ore 19 dovendo però, per tale motivazione, procedere ad una nuova convocazione stante il fatto che la precedente prevedeva la seconda convocazione del massimo organo civico “per martedì 28 e sempre alle ore 13” – si leggeva nel foglio di convocazione debitamente sottoscritto dalla presidente, Romina Leotta, e riflessivamente notificato a tutti i consiglieri comunali.
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Ad ogni buon conto che tale riunione nascesse sotto una cattiva stella lo si era intuito nelle strette adiacenze orarie previste con l’assemblea che non poteva essere celebrata nella sala delle adunanze consiliari vista e considerata una irritante presenza di polvere nella stessa aula da impedirne lo sviluppo, per l’appunto, a motivo dei lavori di riqualificazione dell’edificio e di piazza San Giovanni che dovrebbero concludersi entro quest’anno; e così ci si è spostati nell’attuale casa municipale di viale Roma ma, nel momento in cui si andava ad iniziare, alla sola presenza del sindaco Miriello; della vicesindaco Tropeano; della presidente del Consiglio, Romina Leotta e dei rappresentanti le due minoranze consiliari, Pasquale Gesù Grillo e Vincenzo Marulla: poco dopo sopraggiungevano i consiglieri di maggioranza Cirillo e Minervino che però, non ritenendo opportuno partecipare per evidente mancanza di intesa con gli altri esponenti del governo cittadino, abbandonavano la seduta.
Dal che ne derivava la consequenziale mancanza del numero legale e l’obbligo di rinvio avendo comunque sullo sfondo una chiara spaccatura, e non è la prima, all’interno della compagine di maggioranza che in parte non vuole poiché ritenuta un doppione rispetto alle funzioni già insite nel ruolo degli stessi consiglieri comunali ai quali, per legge, spetta il compito di vigilanza sugli atti amministrativi prodotti durante la legislatura; poi c’è chi vorrebbe approfondire tale aspetto, se istituire o meno la sopraccitata commissione, e infine chi ne chiede l’istituzione e non solo dai banchi della minoranza, evidentemente, ma anche dalla stessa maggioranza come nel caso della presidente del Consiglio, Leotta, stante il fatto che sarebbe prevista all’interno del Tuel, ma la domanda nasce spontanea: considerate le anzidette prerogative dei consiglieri comunali nel vigilare sulla documentazione partorita dagli uffici comunali e che già nel 2013 la Commissione d’accesso agli atti passò al setaccio tutto ciò che concerneva le edizioni più o meno recenti del Palio non ravvisando alcunché di irregolare, perché si arriva soltanto oggi a volere tale organo? Manovre elettorali di lungo respiro, forse, visto che il prossimo anno a Stilo si tornerà alle urne?