R. & P.
Alla fine del 2017, nonostante 1.300.000 firme raccolte contro, la Commissione europea ha prorogato l’utilizzo del glifosato per altri 5 anni.
Questo pesticida è uno dei più diffusi nel mondo, è fondamentale nelle produzioni di soia OGM ed è anche tra i più venduti in Italia, dove viene largamente impiegato sia in agricoltura che in altri ambiti.
Per lo Iarc (Agenzia internazionale ricerca sul cancro) si tratta di un probabile cancerogeno ed esistono forti evidenze di effetti come “interferente endocrino”.
Il Pan (Piano d’Azione Nazionale sull’uso sostenibile degli agrofarmaci), in vigore dal 2014, regola l’impiego dei prodotti fitosanitari e fornisce indicazioni per ridurne l’impatto nelle aree agricole, nelle aree extra agricole (aree verdi urbane, strade, ferrovie, ecc..) e nelle aree naturali protette.
Il Decreto Interministeriale del 10/3/15 raccomanda a sua volta di individuare misure per la riduzione dei rischi derivanti dall’uso dei prodotti fitosanitari, ai fini della tutela dell’ambiente acquatico, dell’acqua potabile e della biodiversità, attraverso la loro limitazione-sostituzione-eliminazione.
La Calabria ha dato il buon esempio, tagliando i finanziamenti a coloro che lo utilizzano e collocando la Regione in posizione avanzata rispetto alle decisioni dell’Europa che hanno risentito delle presioni delle multinazionali.
Rivolgiamo un appello a tutte le regioni italiane affinchè adottino provvedimenti come quello calabrese e aderiamo alla campagna Lombardia Stop Glifosato.
Giovanni Maiolo
Legale Rappresentante Rete dei Comuni Solidali