di Giuseppe Cavallo
Indignazione, rabbia e anche grande timore, per le conseguenze derivanti dalla “disattivazione” del servizio, si stanno diffondendo tra i cittadini, le associazioni ambientaliste e gli agricoltori della Locride e di parte della Piana di Gioia Tauro.
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L’indispensabile servizio della squadra AIB (antincendio boschivo), infatti, che ha sede presso il consorzio di bonifica di Caulonia, da lunedì non sarà attivo e i professionisti che compongono la stessa, circa venti, con oltre trent’anni di esperienza sulle spalle e circa cinque interventi di spegnimento e/o contenimento degli incendi al giorno, al proprio attivo, ritorneranno ai loro lavori di routine.
Comuni esposti agli incendi come Placanica, Stignano, Monasterace, Caulonia, San Luca, Brancaleone e molti altri, dovranno fronteggiare le emergenze estive col solo ausilio dei vigili del fuoco ma non degli operatori dell’AIB, che presidiavano il territorio salvaguardandolo e difendendolo dalla furia delle fiamme. “Una cosa inaudita” – ha espresso la dottoressa Maria Spanò- del CODACONS Locride – che oltre a sconcertare la società civile, per la leggerezza con la quale ci si priva di un così fondamentale e importante presidio, appunto la squadra AIB, espone molte zone del reggino a una minaccia inesorabile: la furia devastatrice degli incendi”.
La presenza della squadra, che opera da Placanica, Stilo, Bivongi e Pazzano fino ai confini dell’area grecanica e, come evidenziavamo sopra, anche in parte della Piana gioiese, non pare che sia stata sostenuta dalla politica. Una iniziativa concreta, secondo gli addetti ai lavori, sarebbe stata auspicata soprattutto da parte del sindaco di Caulonia, il cui territorio è il terzo, per estensione, della provincia reggina. Alla carenza di mezzi, si va ad aggiungere, dunque, anche l’eliminazione dei professionisti dell’AIB che, con grande professionalità ed esperienza, sarebbero le migliori figure da impiegare in un’azione di prevenzione e repressione della piaga degli incendi.