DI SEGUITO LA NOTA STAMPA A FIRMA CONGIUNTA DEI SINDACI DI CASIGNANA, CARAFFA DEL BIANCO E SANT’AGATA DEL BIANCO
Diventa sempre più difficile trovare le parole, o magari gli slogan ad effetto (Figli di un Dio minore?), per ribellarsi e chiedere un’azione decisiva da parte della Provincia per rendere finalmente normale il percorso di strada che collega Bianco ai paesi di Sant’Agata, Caraffa del Bianco e Casignana.
Tra qualche giorno gli studenti dei tre paesi ricominceranno a viaggiare, ogni mattina, per raggiungere le varie scuole superiori ed affronteranno il rischio evidente di una sciagura qualora la strada dovesse cedere nei punti che sono maggiormente danneggiati.
Difatti, oltre al percorso che quasi integralmente si presenta indegno di un paese civile (come ci hanno fatto notare anche quest’anno i turisti che percorrevano il suddetto tragitto: sconnesso da buche, prominenze del manto stradale e avvallamenti), la via di comunicazione presenta almeno 3 punti destinati a cedere e franare. E’ solo questione di tempo.
Ci spiace ricordare che ad agosto 2011, in un incontro svoltosi a Casignana, il Presidente Raffa aveva garantito il suo impegno per la messa in sicurezza della strada Casignana-Bianco (come riportato da tutti gli organi di stampa). Alla riunione avevano partecipato anche i tecnici dell’Amministrazione provinciale guidati dal geometra Giacomo Maldoniti, il quale ha ricevuto dal Presidente Raffa l’incarico di predisporre la perizia relativa all’intervento che prevedeva un impegno di spesa di quasi cinquecento mila euro.
Siamo nel 2015 e, dopo i tanti appelli di sindaci e cittadini esasperati, nulla è cambiato (al contrario di altre zone più vicine a Reggio Calabria).
Per questo, i primi cittadini di Casignana (Antonio Vito Crinò), Sant’Agata del Bianco (Giuseppe Strangio) e Caraffa del Bianco (Stefano Umberto Marrapodi) chiedono un intervento serio e definitivo da parte della Provincia per rendere fruibile il tratto di strada in questione.
Se, in tempi rapidi, la Provincia non manifesterà la reale volontà di affrontare questa grave situazione, risulterà inevitabile una comune e decisa protesta da parte dei sopracitati amministratori.