di Redazione
Il Consiglio Direttivo dell’Organizzazione di Volontariato “Basta Vittime Sulla Strada Statale 106” nel giorno in cui, in Calabria, è presente il Presidente della Repubblica Sergio Mattarella evidenzia le grandi difficoltà di poter riconoscere lo Stato che egli rappresenta e dal quale per noi oggi risulta facile prendere le distanze. Sono 13 le vittime sulla Statale 106 dall’inizio dell’anno. Sulla nota “strada della morte” in Calabria dal primo di gennaio fino ad oggi abbiamo avuto in media una vittima ogni 9 giorni.
<<Impietriti di fronte a questo olocausto che non esitiamo a definire un’autentica Strage di Stato – così dichiara il Consiglio Direttivo dell’Organizzazione di Volontariato – ritiene che il Ponte sullo Stretto sia un’opera infrastrutturale immorale. È eticamente intollerabile che in una Calabria che piange da sempre i suoi figli migliori sull’asfalto della famigerata e tristemente “strada della morte” non siano investite risorse per ammodernare e mettere in sicurezza la Statale 106 Jonica, l’unica infrastruttura prioritaria, strategica ed urgente per la Calabria ed i calabresi>>.
<<Così come è ormai intollerabile l’immobilismo e l’omertà della classe politica dirigente calabrese incapace di chiedere ed ottenere la rimozione immediata degli attuali dirigenti della Struttura Territoriale di Anas Spa in Calabria nonostante le condizioni comatose e vergognose in cui versa la Statale 106 dove manca persino l’ordinaria manutenzione. Il Consiglio Direttivo dell’Organizzazione di Volontariato “Basta Vittime Sulla Strada Statale 106” – conclude l’Organizzazione – nel rivolgere il proprio sincero e profondo cordoglio alle Famiglia delle vittime coglie l’occasione per sottolineare che noi non resteremo indifferenti ed in silenzio davanti alle tragedie di una strada sempre più serial killer in Calabria ed in Italia. La “strada della morte” in Calabria, non ci stancheremo mai di ripeterlo, rappresenta la più grande Strage di Stato della storia della Repubblica italiana>>.