di Gianluca Albanese
SIDERNO – Si gioca su un doppio tavolo la partita dello Studio Radiologico di Siderno, a pochissimi giorni dalla manifestazione indetta dai sindacati dei lavoratori che lamentano il mancato pagamento degli stipendi negli ultimi mesi e per questo motivo manifesteranno sabato mattina davanti alla struttura sidernese.
LA VICENDA GIUDIZIARIA
Per ciò che riguarda il procedimento penale in corso (nel quale lo Studio radiologico è accusato di truffa ai danni dell’Asp di Reggio Calabria per presunti doppi pagamenti di fatture emesse nei confronti dell’azienda sanitaria provinciale, e per il quale è stato disposto il blocco preventivo di una somma dei depositi bancari superiore ai quattro milioni di euro) come riportato ieri da Lente Locale, la perizia depositata insieme all’istanza di sblocco della somma dovrebbe fare definitivamente chiarezza, visto che dimostra, in maniera puntuale, l’infondatezza delle accuse contestate. Gli stessi titolari dello Studio Radiologico mostrano grande fiducia nel lavoro della Magistratura, sebbene siano consapevoli che l’eventuale accoglimento dell’istanza di dissequestro potrebbe avere tempi più lunghi di quelli necessari a pagare gli stipendi ai dipendenti e a continuare ad assicurare le prestazioni diagnostiche in regime di convenzione con l’Asp.
IL BRACCIO DI FERRO CON LA COMMISSIONE STRAORDINARIA A CAPO DELL’ASP
La partita più scottante, invece, si gioca contro l’Asp di Reggio Calabria, che dallo scorso mese di marzo non paga allo Studio Radiologico le fatture per le prestazioni diagnostiche rese in costanza di un contratto ancora in essere. La ragione del mancato pagamento delle stesse sarebbe da ricercare proprio nel procedimento penale in corso, ma per i vertici dello Studio Radiologico si tratterebbe di una decisione arbitraria della Commissione Straordinaria a capo dell’Asp visto che le prestazioni sono state sempre rese e fatturate dallo Studio Radiologico, e gli stessi uffici dell’Asp le hanno accettate. Pertanto, fanno sapere dallo Studio Radiologico, se entro la settimana non si sbloccano i pagamenti delle fatture per le prestazioni rese da marzo in poi, scatta la messa in mora dell’Asp di Reggio Calabria.
Una decisione che appare ineluttabile, visto lo stato di assoluto bisogno dei dipendenti, che pur non percependo lo stipendio da mesi continuano a lavorare in maniera esemplare, e considerata l’esigenza di continuare a garantire le prestazioni in regime di convenzione con l’Asp anche nel prossimo mese. Va da sé che se non si dovessero sbloccare i pagamenti, dal I dicembre in poi lo Studio Radiologico garantirà solo le prestazioni a pagamento (a totale carico dei pazienti, dunque) con la sola eccezione di quelle rese ai pazienti oncologici o affetti da gravi malattie degenerative.
Insomma, si fa dura. E le prossime sono ore decisive per la prosecuzione delle normali attività di una struttura sanitaria privata che da diversi decenni è un punto di riferimento per migliaia e migliaia di pazienti, e la cui professionalità e affidabilità è nota in tutta Italia, anche nei più prestigiosi ospedali dell’Italia centrale e settentrionale.