È un frutto agrumato dal profumo intenso e dal sapore meno dolce rispetto all’arancia, e le produzioni caratteristiche si trovano solo ed esclusivamente sul versante ionico della provincia di Reggio Calabria, nelle frazioni di Prunella e Caredia; proprio da qui partono gli oli essenziali che caratterizzano anche la profumazione di numerosi alimenti come liquori, thè e caramelle. Negli ultimi dieci anni ha conosciuto un allargamento del proprio raggio d’azione, addirittura nel campo della medicina, così come si registra ogni anno il caso della diocesi di Locri-Gerace che distribuisce l’olio di bergamotto a tutte le diocesi d’Italia – ed anche ad alcune diocesi in Europa – perché venga successivamente utilizzato, sotto forma di “oli sacri”, per impartire i sacramenti del Battesimo, della Cresima e per l’Unzione degli Infermi.
di Antonio Baldari
Della regione Calabria si dice male, o quasi sempre. E sempre a ragion veduta posto che essa non fa proprio nulla per far dire bene di sé, eppure… Eppure c’è qualcosa di buono, ma di realmente buono ed anche, udite udite!, di unico, che solo in Calabria si può trovare, più precisamente nella provincia di Reggio Calabria: stiamo facendo riferimento a Sua Maestà il bergamotto, ossia all’agrume che viene da più parti definito come “l’oro verde di Calabria”, in considerazione del fatto che la sua produzione costituisce un vero e proprio “volano di sviluppo”, come dicono coloro che parlano bene in termini economici, essendo giustappunto un unicum che sta conoscendo una vastità di impiego davvero molto interessante.
Esso è un frutto agrumato dal profumo intenso e dal sapore meno dolce rispetto all’arancia, e le produzioni caratteristiche si trovano solo ed esclusivamente sul versante ionico della provincia di Reggio Calabria, nelle frazioni di Prunella e Caredia; proprio da qui partono gli oli essenziali che caratterizzano anche la profumazione di numerosi alimenti come liquori, thè e caramelle: il bergamotto è fondamentalmente collegato all’idea di allegria e spensieratezza, all’energia ed alla gioia di vivere, il cui merito sta principalmente nella stessa bevanda che è rivenduta da molti.
Dal suo olio essenziale si producono diversi profumi su scala internazionale, così come per la produzione di deodoranti e dentifrici, ma, come si diceva pocanzi, la singolarità di questo frutto è quella dell’essere collegato alla Calabria, che può essere per il clima, per la vicinanza al mare o anche per le caratteristiche chimiche del terreno: sta di fatto che in nessun altro luogo si riesce a coltivare il bergamotto.
Che negli ultimi dieci anni ha conosciuto un allargamento del proprio raggio d’azione, per così dire, rispetto al suo impiego, addirittura nel campo della medicina, così come si registra ogni anno il caso della diocesi di Locri-Gerace che distribuisce l’olio di bergamotto a tutte le diocesi d’Italia – ed anche ad alcune diocesi in Europa – perché venga benedetto alla “Messa del Crisma”, al Giovedì Santo, per poi essere successivamente utilizzato, sotto forma di “oli sacri”, per impartire i sacramenti del Battesimo, della Cresima e per l’Unzione degli Infermi.
Insomma, si aprono sempre di più delle interessanti frontiere, in prospettiva, che possono a ragion veduta rilanciare l’economia della Calabria a livello nazionale e continentale, con una produzione pressoché straordinaria – si pensi che se ogni italiano ne consumasse soltanto uno si avrebbe una produzione di 60 milioni di bergamotti, con tutto il seguito di carattere economico che ne deriverebbe! – che, di questi tempi, rappresenterebbe un vero e proprio toccasana di questa, strabenedetta, terra.