DAL COORDINATORE DELLA FASCIA JONICA REGGINA – FIAMMA TRICOLORE CLAUDIO BELCASTRO RICEVIAMO E PUBBLICHIAMO LA SEGUENTE NOTA STAMPA.
Nei giorni scorsi il nostro meridione è stato interessato da tre eventi importanti: l’amministrazione comunale di Roccella Jonica ha concesso al Ministro Kyenge la cittadinanza onoraria della città, la visita del Presidente della Camera Boldrini in Calabria con l’accettazione della cittadinanza onoraria del paese di Riace, e la visita del santo padre Francesco a Lampedusa. Il tutto pro immigrazione ma a spese dei cittadini italiani. Il Papa, inizia il suo discorso ringraziando i cittadini dell’isola per la loro accoglienza ma subito si scaglia contro questa globalizzazione selvaggia dove l’occidente del mondo trae solo ricavi a discapito dei più poveri, utilizzandoli solo come mercati di armi, di rifiuti e di nuovi schiavi; l’idea di globalizzazione che volevano far passare era quella del benessere verso tutti e dell’equiparazione delle condizioni economiche e sociali, ma di tutto questo il nulla ad oggi. Non solo: il nuovo Pontefice si scaglia anche contro chi, con qualche frase o qualche atto, ha fatto si che milioni di disperati partissero con mezzi di fortuna e pagando più di quello che potevano per arrivare nei “Paradisi” fittizi descritti dalle tv e dai cinema, espressioni forti travisate a loro piacere dai radical chic che ormai affollano la nostra Italia, ma di tutte queste parole nulla è arrivato alle due care rappresentati dello Stato, se non il solo discorso dell’accoglienza, Credo che sia totalmente immotivata ed errata la cittadinanza al Ministro congolese, che da quando si è insediata non fa altro che gridare ai quattro venti la necessità di regolamentare o meglio deregolamentare l’immigrazione selvaggia, volendo concedere lo “ius soli” ossia il diritto alla nazionalità per chiunque nasce in Italia, incrementando così nuovi viaggi della speranza aggravati dal fatto che in aumento sui barconi dei disperati sono proprio le giovani madri incinte, che sperano di dare così un futuro migliore ai propri figli, non sapendo che invece andranno ad essere richiusi nei nuovi “ghetti/gulag ” chiamati campi di accoglienza e dati in pasto alle organizzazioni criminali, visto la notevole carenza di lavoro “onesto” che c’è al momento nella nostra nazione. Sfugge a questi signori che in Italia esiste ancora il reato di clandestinità e indurre masse di disperati a quei viaggi della speranza, che molto spesso finiscono in tragedia, è una vera e propria istigazione a delinquere, altro reato ancora esistente , oltre che lauto affare per tutte le organizzazioni mafiose. Questo è il “merito” che vuole forse premiare l’amministrazione di Roccella? Oppure dietro questo “premio” c’è la recente dichiarazione del sindaco Certomà, ossia che in un terreno confiscato alla mafia si vorrebbe creare un centro d’accoglienza per migranti camuffato da centro polifunzionale, favorendo così il degrado e compromettendo del tutto il già precario turismo che la nostra riviera ionica oggi ha? Si vuole fare tutto questo per incassare qualche euro in più di finanziamenti dello Stato a discapito dei residenti? Da italiano e da calabrese che ha a cuore il bene dei connazionali, dico no a questo neoantirazzismo che altro non è che un nuovo mercato di schiavi camuffato d’accoglienza. Noi calabresi conosciamo bene il termine immigrazione e tanto bene conosciamo il termine accoglienza, non ci facciamo certo raggirare da nuovi termini e da nuove espressioni oggi di moda. Un pensiero alla Presidente della Camera, che è stata in visita presso le nostre terre nei giorni scorsi, anzi alcune domande da porre: non si sente anche lei una complice delle morti in mare, delle spine nel cuore che portiamo insieme al Santo Padre? Non gli sfiora l’idea che anche lei istiga al reato, richiamando clandestini dall’alto del suo pulpito da madrina dei rifugiati? Lei stessa che disconosce, per sua ammissione, le problematiche socioeconomiche che oggi investono la nostra Nazione, non si sente citata nell’espressione del Santo Padre “chiediamo perdono per coloro che con le loro decisioni a livello mondiale hanno creato situazioni che conducono a questi drammi”; non fa parte forse anche lei di coloro che prendono ed hanno preso decisioni? Non è lei stessa forse una fautrice del nuovo mercantilismo di vite umane? A tutte queste domande rivolte all’amministrazione di Roccella ed alle due cariche dello Stato menzionate, vorrei avere risposte serie ma più che altro, visto che non credo alle utopie, spero che almeno un esame di coscienza se lo facciano.