DALL’UFFICIO STAMPA DI CONFINDUSTRIA-REGGIO CALABRIA RICEVIAMO E PUBBLICHIAMO LA SEGUENTE NOTA STAMPA:
Le esigenze, le aspettative e le soluzioni ai problemi degli imprenditori della fascia jonica sono stati al centro del lungo e proficuo incontro che si è svolto a Siderno tra Confindustria Reggio Calabria e i rappresentanti dell’Associazione Locride Imprese. Il vertice si è tenuto nella sede dell’organismo che rappresenta una parte consistente del tessuto produttivo di questo comprensorio della provincia reggina.
L’ingegner Andrea Cuzzocrea, presidente degli Industriali, accompagnato da Rosario Vladimir Condarcuri (componente della giunta) e da Francesco Multari (responsabile del marketing associativo), ha ascoltato con molta attenzione le difficoltà che gli operatori economici gli hanno rappresentato. Un quadro drammatico, quello descritto dagli imprenditori della Locride, che lamentano limiti di competitività delle loro aziende legati a due questioni fondamentali: da un lato i trasporti e la logistica, dall’altro l’esigenza di ottenere una fiscalità di vantaggio che attivi le leve dello sviluppo in un’area fortemente depressa. Il presidente dell’ALI, Vincenzo Albanese, hanno sottolineato come «esista una classe imprenditoriale impegnata e dinamica ma costretta a scontrarsi con problemi a volte insormontabili, perché non è ammissibile che le merci impieghino 24 ore per arrivare da Milano e tre giorni per l’ultimo tratto, da Reggio o da Lamezia alla Locride». Da parte dei numerosi partecipanti alla riunione (con loro anche il presidente dell’assemblea dei sindaci locridei, Giorgio Imperitura) è stata sottolineata la necessità di rilanciare il tessuto produttivo territoriale attraverso «l’istituzione di un’area che benefici di un regime fiscale agevolato, in grado di stimolare la ripresa delle aziende, oggi in ginocchio». Ciò anche a causa del «rapporto sempre più difficile con il sistema bancario», perché la difficoltà di accesso al credito è «uno dei fattori che hanno inciso di più sull’attuale condizione di sofferenza delle imprese». Ma nel corso dell’incontro si è parlato anche di trasporti, di portualità, di rapporti con la pubblica amministrazione e di vocazione turistica della fascia jonica. «Dobbiamo recuperare il tempo perduto con il lavoro quotidiano e l’impegno. Per riuscirci però è indispensabile fare massa critica. Il mondo delle associazioni di categoria trae linfa vitale dalla forza dei numeri e dalla partecipazione attiva», ha spiegato Cuzzocrea. Il presidente di Confindustria Reggio Calabria ha sintetizzato le tappe fondamentali del lavoro di ricostruzione che, in meno di un anno, è stato portato a compimento per restituire credibilità e autorevolezza all’associazione di Via del Torrione, «oggi divenuta un interlocutore indispensabile del mondo politico, sociale e istituzionale. Attraverso l’azione di Confindustria – ha aggiunto – lavoreremo per contribuire a porre i problemi della Locride al centro dell’agenda politica calabrese. Bisogna creare le condizioni per rilanciare le aziende, spingere la produzione e garantire strumenti adeguati per far fronte alla situazione di eccezionale isolamento e marginalità di questa terra. Il perseguimento di questi obiettivi impone però un impegno diretto di ciascuno di noi, nell’ambito delle rispettive prerogative e competenze. La logica della delega delle responsabilità va definitivamente accantonata». «Dobbiamo avviare un percorso comune per fare rete e dare così maggiore forza alle rivendicazioni delle imprese della Locride – ha detto ancora l’ingegner Cuzzocrea –. Considero assolutamente positiva la proposta di costituire un tavolo che periodicamente si riunisca per esaminare lo stato dell’economia e intraprendere ogni utile iniziativa per sostenere l’economia in questa fase di grave crisi. Al contempo, anche grazie alla presenza dei nuovi strumenti telematici che consentono di azzerare costi e distanze, alle imprese che si assoceranno a Confindustria – ha concluso – saranno erogati tutti i servizi che aiuteranno il sistema produttivo ad essere più efficiente nella sua organizzazione interna e più competitivo sul mercato».