di Ilario Balì
CAULONIA – Non è ancora iniziato ma fa già discutere. Dopo la diffusione del programma del Kaulonia Tarantella Festival le polemiche sul cast “riciclato” hanno invaso i social network. Ma nella scelta degli artisti per l’edizione 2016 iCompany, società principale partner dell’evento, non avrebbe avuto nessun potere decisionale. Secondo indiscrezioni trapelate i nomi da inserire nel cartellone della kermesse musicale sarebbero stati concordati solo dal direttore artistico e dagli amministratori comunali. Tuttavia il network guidato dal manager Massimo Bonelli lo scorso 9 agosto, rispondendo a una richiesta da parte del Comune, aveva inviato via pec una proposta alla Giunta cauloniese, allegando la bozza di un cast per la manifestazione. Le quattro serate “suggerite” da Viale Mazzini con la fanfara di Tirana, Tullio De Piscopo, Mimmo Cavallaro ft.Tazenda e Orchestra di Piazza Vittorio, non avrebbero però trovato il gradimento di sindaco e assessori. Sicchè, facendo seguito alle svariate comunicazioni avvenute nei giorni seguenti, Bonelli si è premurato di inviare una relazione completa con nomi, date di disponibilità e cachet richiesti di tutti gli artisti contattati da iCompany per conto dell’amministrazione cauloniese. Da qui poi la scelta ricaduta sul programma definitivo diffuso ieri.
«iCompany non ricopre né ha mai ricoperto nessun ruolo nella scelta dei potenziali artisti da inserire nel cartellone della manifestazione KTF» si legge nella missiva protocollata al Comune lo scorso 12 agosto. Il lavoro di raccolta nomi e disponibilità degli artisti sarebbe stato svolto dunque gratuitamente.
GLI “SCARTATI” Tra i nomi passati al vaglio degli amministratori, e che avrebbero dato la disponibilità ad essere parte del cartellone del Ktf spiccano, tra gli altri, quelli di Lina Sastri, Giancarlo Giannini e anche Renzo Arbore, quest’ultimo considerato fuori budget.