di Redazione
LOCRI- E’ notizia di pochissimi giorni fa: il dipartimento all’Ambiente ha notificato i decreti ingiuntivi ai sindaci calabresi, ed in Calabria numerosi sono i comuni che non hanno pagato la tariffa del 2013, tutto ciò rischia di mettere in seria difficoltà le esigue casse di molti municipi della Locride.
Si tratta, nello specifico dell’ingiunzione di pagamento – pubblicata sul Bollettino ufficiale della Regione dalla dirigenza del dipartimento Tutela dell’Ambiente – per il mancato saldo del servizio di raccolta rifiuti solidi urbani per l’annualità 2013.
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A comunicarlo è Walter De Fiores, Coordinatore Circolo SEL della Locride, attraverso una nota di cui a seguire si riporta il testo integrale.
“In termini percentuali questo significa che oltre il 10% delle Amministrazioni Comunali calabresi, almeno per il 2013, sono state morose. Un dato decisamente alto che mette a rischio la stessa tenuta del già precario sistema di gestione dei rifiuti calabresi. Che, non bisogna dimenticare, si regge quasi esclusivamente sulla raccolta e messa in discarica dell’immondizia, visto che la raccolta differenziata nella nostra Regione raggiunge percentuali bassissime, infatti l’Istat ha certificato per il 2013 che in Calabria la quota è stata appena del 14,7%, ponendoci al penultimo posto tra le Regioni italiane.
Un prezzo da pagare che si tramuta in un conto salatissimo per i Comuni e conseguentemente per i cittadini e che soprattutto finisce per innescare un sistema perverso in cui prima gli uni non saldano le esose cartelle inviate dalle amministrazioni locali e gli altri non pagano a loro volta la Regione che garantisce il servizio di gestione delle discariche.
Da qui l’elevata morosità dei Comuni che, però, ora dopo il decreto ingiuntivo del dipartimento all’Ambiente dovranno saldare il conto entro trenta giorni(!).
E proprio spulciando i decreti d’ingiunzione emessi dall’assessorato emerge, infatti, che il primato spetta a Bovalino. Il conto da saldare per il comune è per l’esattezza di 325.196,17 euro.
Resta da comprendere come questa Amministrazioni, che finora si è dimostrata morosa nel saldare queste tariffe riuscirà a pagare in un termine così stretto e perentorio, quanto dovuto e, più nello specifico, siamo proprio in attesa di capire come il Comune di Bovalino riesca ad uscirne da una situazione (l’ennesima) di estrema delicatezza. Non dimenticandoci come questa Amministrazione in questi anni, dal punto di vista di riscossione sulle tasse per i rifiuti, si è dimostrata incapace ed inadeguata, attraverso una gestione, anche su questo tema, inefficiente.
Il nostro pensiero non può che andare alla differenziata, ponendo ancora una volta la domanda sul perché in questi anni di Amministrazione Mittiga, non si sia mai messo seriamente in conto di istituire e di partire realmente con la raccolta differenziata, tante volte proclamata, ma mai seriamente attivata. E perché della famosa isola ecologica in località Cottura, non se ne parli più. Capiamo le difficoltà, che ora sopraggiungono in maniera ancora più consistente tanto da vederci costretti a pagare un debito sia in termini economici che ambientali, e qui sorge un’altra domanda, alla quale ancora una volta siamo sicuri non troveremo risposte esaustive e pubbliche: perché quel finanziamento di oltre 4 milioni e mezzo di euro, destinato ai Comuni dalla Regione affinché venisse istituita la raccolta dei rifiuti differenziata, è stato speso per l’ampliamento di ben 500 mila metri cubi della discarica di Casignana?
Ed è vero ed è pensiero comune di ormai la maggior parte dei calabresi, (visto anche l’esito delle recenti elezioni regionali) che si è assistito durante la gestione Scopelliti e dell’assessore Pugliano, ad una sconvolgente logica che non promuoveva la tutela dell’ambiente e del cittadino, ma anzi era volta a interessi privatistici. Del resto non potevano aspettarci di meglio da quella giunta Scopelliti, la cui conduzione è, infatti, lontana anni luce dalla direttiva Europea e dalle pratiche politiche per la tutela dell’ambiente attraverso una direzione corretta dei rifiuti. Nessun finanziamento ha mai risolto strutturalmente la problematica rifiuti e, una totale incapacità di gestione e programmazione, ha lasciato e sta lasciando versare la Locride in un mare di rifiuti.
Per non parlare poi della gestione inefficace del consorzio “Locride Ambiente”, che non solo non ha aiutato i Sindaci e le Amministrazioni a rappresentare i propri cittadini ed i propri territori, ma è stato, per di più ed addirittura,in grado di perdere il finanziamento regionale di 1 milione di euro, che avrebbe portato ben 14 comuni a ricevere le dotazioni strumentali e materiali al fine di organizzare ed avviare la racconta differenziata “porta a porta”. Tutte cause, queste, che non sono da ricercare altrove, ma vanno addebitate alla negligenza della politica locale ed al suo essere inconcludente.
Ed allora, il Circolo di Sinistra Ecologia e Libertà della Locride, continua, come più volte fatto, ad esortare i Comuni ad adottare ricette diverse per la gestione dei rifiuti. Perché è strano, sempre più col passare del tempo, come non si prenda esempio da altri Comuni che hanno dimostrato che la raccolta differenziata si può fare senza esternalizzare necessariamente questo servizio, collaborando con aziende del territorio che non comportano per niente costi ulteriori agli enti comunali, ma anzi, sono ridottissimi, con convenzioni a costo zero. Ed è l’azienda a cui si fa riferimento che vendendo questi materiali riesce a compensare, i costi, non della raccolta perché dovrebbe essere il Comune a farla coi propri operai, ma i costi delle postazioni per i rifiuti che mette a disposizione della cittadinanza, questo qualora non si disponga (come ad oggi non si dispone a Bovalino per esempio) di un’isola ecologica”