di Simona Ansani
Alzi la mano chi non ha avuto in casa una timide e curiosa tartaruga d’acqua dolce. Attratti forse dalle dimensioni cosi piccole, sottovalutiamo che la loro lunghezza di circa quattro centimetri, non sarà per sempre. Perché come tutti gli essere viventi crescono, hanno bisogno di cure, di una corretta alimentazione, di un posto che non sia ne troppo esposto al sole e ne troppo in penombra. Che possono avere delle patologie particolari e che queste possono essere evitate con delle piccole, quanto importanti accortezze alimentari e di igiene dell’acqua in cui vivono. Insomma prima di acquistare una tartaruga dobbiamo essere davvero molto informati per garantirle una lunga, quanto sana vita.
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Purtroppo però non tutti sono così sensibili e dunque, la piccolina, negli anni, quando cresce di dimensione, si ritrova senza più la sua casa, ma abbandonata in qualche stagno o fiume. In merito a ciò l’associazione AAEconigli ha preso una netta posizione contro la compravendita di questi animali, sostenendo che «quando le tartarughe riescono a raggiungere l’età adulta, finiscono spesso per diventare scomode e ingombranti per i loro proprietari, perché, non potendo più essere tenute all’interno di una semplice vaschetta, dovrebbero invece essere posizionate in un laghetto all’aperto, più adatto alle loro caratteristiche ed esigenze etologiche. Prima di aprire le porte di casa a una tartaruga d’acqua occorre dunque valutare attentamente se si è in grado di accudirla per tutta la sua vita, altrimenti l’unica cosa da fare è quella di rinunciarvi. Sono numerosi gli esemplari di tartarughe abbandonate che cercano casa: per adottarli è possibile contattare l’associazione AAEconigli all’indirizzo mail laura@aaeonlus.org».