Il sindaco Biasi diffida per l’utilizzo improprio del Titolo, l’assessore Fedele anticipa alcuni indirizzi culturali proposti nelle 2 missioni illustrate il 2 maggio
R. & P.
TAURIANOVA – Si va delineando attraverso una seconda manifestazione di interesse il programma per l’anno di Taurianova Capitale Italiana del Libro, i cui obiettivi culturali e le conseguenti modalità organizzative verranno presentati nel corso di una conferenza stampa evento che si terrà il 2 maggio nella cittadina della Piana di Gioia Tauro. Raccolte le richieste di partecipazione formulate da editori, scrittori, associazioni e promoter per un primo bando – scaduto il 31 marzo scorso e valido per chiudere il cartellone della tradizionale kermesse conosciuta con il nome di “Taurianova Legge” – l’Amministrazione comunale ha pubblicato sul sito internet dell’Ente un nuovo avviso, questa volta teso a raccogliere le proposte di quanti vogliano organizzare eventi culturali, non solo presentazione di libri, che verranno distribuiti fino al marzo 2025.
La Direzione artistica della manifestazione, mantenuta dall’assessorato comunale alla Cultura, ammette che le domande valide possano pervenire solo attraverso l’invio telematico all’indirizzo indicato e indica 3 fasi in cui intende avvalersi del contributo offerto dai proponenti, ai quali viene indicata una data di scadenza per la presentazione dell’istanza, ciascuna riferita ad ognuno dei periodi che vanno da luglio a settembre, da ottobre a dicembre, da gennaio a marzo.
Nel bando viene specificato che sarà poi la Direzione artistica, a proprio insindacabile giudizio, a valutare l’ammissibilità delle proposte e il successivo inserimento nel programma.
«Continuiamo a puntare sulla trasparenza e sulla partecipazione – commenta l’assessore alla Cultura, Maria Fedele – valori che stiamo ponendo anche alla base degli indirizzi culturali che permeeranno la manifestazione, perché non ci può essere promozione del libro e della lettura se prima di tutto non c’è quel coinvolgimento massiccio e culturalmente trasversale che vogliamo attivare creando filoni di approfondimento che ci appaiono interessanti».
Si prevede un anno intenso, quindi, e mentre dal punto di vista organizzativo trapela la scelta di gemellare Taurianova Capitale con tre eventi che tradizionalmente portano in città migliaia di visitatori provenienti anche da altre regioni – l’Infiorata, il Concorso internazionale dei Madonnari e Sud Agrifest – dal punto di vista degli obiettivi culturali è lo stesso assessore a fare le prime anticipazioni.
«La straordinaria adesione alla prima manifestazione di interesse per Taurianova Legge – prosegue Fedele – ha confermato la validità della scelta fatta, ovvero aggiungere ad una prima missione, che è quella di attuare il progetto premiato dal ministero per la promozione del libro e la lettura, una seconda missione in cui vogliamo dimostrare che a Taurianova si può riflettere con un respiro nazionale su temi epocali quali il contributo dell’intelligenza artificiale, oppure sull’emergenza educativa, senza dimenticare la necessità istituzionale che avvertiamo per arrivare ad una maggiore tutela dell’editoria calabrese».
L’intensa fase preparatoria in corso, inoltre, ha dato l’occasione alla Direzione artistica di formare uno staff che la affianca per gli indirizzi culturali, in vista del varo di un team professionale che si occuperà delle attività operative secondo il mandato che sarà assegnato a giorni.
E mentre fervono i preparativi in vista della presentazione che avverrà nel pomeriggio del 2 maggio a Villa Zerbi, la suggestiva residenza storica che sorge nel centro cittadino, il sindaco Roy Biasi – facendosi garante di un lavoro paziente che quotidianamente aggiunge tassello a tassello anche grazie al suo contributo – si è fatto sentire in queste ore rispetto all’allarme suscitato dall’utilizzo improprio, e non autorizzato, dei loghi di Taurianova Capitale.
«Il riconoscimento che la Città ha ottenuto – conclude il primo cittadino – è un patrimonio di tutti e quindi l’Amministrazione comunale diffida chiunque dal fare, con i simboli grafici che lo rappresentano, registrati dal Comune, un uso di parte, avulso da contesti culturali e non concordato con l’organizzazione».