di Redazione
TAURIANOVA – «Taurianova non soffre più la sete, dopo un’emergenza ultratrentennale che si riproponeva ogni estate, e ciò rappresenta la conferma che gli interventi fatti e quelli programmati vanno nella direzione giusta, per rendere un servizio che non crei disagi ai cittadini e per migliorare l’autonomia idrica della città».
È quanto dichiara il sindaco Roy Biasi, dopo il sopralluogo fatto nell’area di contrada Uliveto dove si trova il pozzo che – attivato nel settembre dello scorso anno – oggi ha confermato di essere determinante per questo primo successo di cui residenti e turisti si sono accorti nell’estate appena finita. Il primo cittadino ha voluto sincerarsi di persona dell’efficienza del nuovo impianto, accompagnato dal vice sindaco Antonio Caridi che gli ha illustrato gli interventi programmati per l’attivazione, a breve, di un secondo pozzo nella stessa zona.
«L’obiettivo del primo step del Piano straordinario che abbiamo varato è senz’altro raggiunto – prosegue Biasi – è sotto gli occhi di tutti, infatti, la normalità conquistata, sia questo inverno, ma soprattutto quest’estate da Taurianova che, mentre altri centri viciniori soffrivano la carenza, ha potuto mettersi alle spalle anni e anni di mortificazioni e polemiche. Non siamo marziani avulsi dai problemi dei taurianovesi; non siamo abituati a fare promesse da bacchetta magica: avevamo preso l’impegno e questo primo impegno l’abbiamo mantenuto, condividendo ora con tutta la città la soddisfazione di poter dire non solo che Taurianova è oggi ancora più attrattiva, ma anche che la scelta dei due pozzi in contrada Uliveto ci consentirà un notevole risparmio energetico ed economico, vista l’orografia e l’altezza del luogo che favoriscono l’immissione per caduta».
Il sopralluogo è stato anche l’occasione per fare il punto rispetto alle altre fasi della programmazione avviata da un Comune geloso delle proprie fonti di approvvigionamento, indipendenti dalla Sorical, e che, tramite gli amministratori, ha già annunciato le altre tappe del Piano per migliorare l’autonomia, ovvero quella in cui si procederà a staccare la rete dalla sorgente Vitarito – il cui collegamento è considerato troppo oneroso e soggetto a continue disfunzioni per l’elevato numero di pompe di sollevamento da impiegare e per il lungo percorso (circa 7 km) – e, infine, quella della definitiva sistemazione del ciclo delle acque.
«Abbiamo puntato su efficienza e risparmio – conclude il sindaco – con una modalità che i cittadini stanno già apprezzando, laddove avevamo detto che il centro cittadino e le frazioni verranno serviti da due sistemi separati ma complementari, con i nostri pozzi di Uliveto e di Razzà, e tale indicazione si sta rivelando risolutiva dell’emergenza e per un risparmio futuro che abbiamo stimato in almeno 1.000.000 di euro, per i costi dell’energia elettrica. E andrà sempre meglio, in quanto contiamo di ammodernare e ottimizzare definitivamente la rete, con un sistema duale anche per la depurazione, grazie al progetto che prevede l’ingegnerizzazione ambientale e funzionale per quasi 9.500.000 di euro da finanziare con i fondi del Cis-Acqua Bene Sicuro».