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LOCRI – “Maturare coscienza del ruolo istituzionale e della funzione sociale dei CPO Ordinistici, dando prova di essere attenti e pronti a riempire il “vuoto” del divario di genere, un vuoto che limita la realizzazione professionale di tutta l’Avvocatura, con la consapevolezza, oggi più che mai, delle tantissime cose ancora da fare”
Questo quanto emerso in sintesi dalla tavola rotonda sul tema del ruolo e della natura giuridica dei Comitati Pari Opportunità tenutasi il 17 dicembre presso la Sala Consiliare del Palazzo di Città di Locri, che ha visto coinvolte autorevoli rappresentanze dell’Avvocatura Nazionale, ed organizzata dal Comtato Pari Opportunità degli Avvocati di Locri e dalla sezione Locrese del Movimento Forense; è stata un’intensa giornata di approfondimento sulle tematiche della Pari Opportunità, dalla funzione istituzionale, alla natura giuridica e regolamentare, dalla proiezione sociale dell’Avvocatura, alle disuguaglianze di genere, fino all’uso discriminatorio del linguaggio; si è fatto anche un bilancio del “percorso storico” della Rete CPO Nazionale, dagli albori delle prime esperienze “spontanee”ordinistiche, alla legge professionale 247/2012, fino alla legittimazione Congressuale di Lecce 2022, proiettandosi con fiducia alla prossima sessione autunnale del 2023.
Un’importante iniziativa formativa, un bilancio consuntivo all’esito del Congresso Nazionale di Lecce, che ha visto confluire a Locri alcune eccellenze dell’Avvocatura Italiana, Avvocati ed Avvocate che da anni si occupano di temi legati alle Pari Opportunità per riflettere, discutere e fare il punto della situazione su aspetti inerenti la parità nell’accesso, nella formazione e nella qualificazione professionale e su quali strategie mettere in campo per prevenire e rimuovere comportamenti discriminatori legati al genere od altra forma di discriminazione non solo tra Avvocate ed Avvocati, ma soprattutto con uno sguardo più generale, aperto ed attento al contesto sociale in cui opera quotidianamente l’Avvocatura ed al ruolo che la stessa deve ritagliarsi, anche al di fuori dell’ambito strettamente professionale.
Si è anche parlato di solidarietà esprimendo vicinanza alle donne iraniane, ed a tutte le donne che combattono per il loro diritto ad essere libere, e che patiscono discriminazioni e soprusi in ogni parte del mondo.
Gli interventi hanno voluto focalizzare ed analizzare le mozioni congressuali presentate al recente Congresso Nazionale Forense di Lecce, frutto di un lavoro sinergico del gruppo di studio, istituito appunto in seno alla Rete CPO per l’elaborazione dei regolamenti statutari e congressuali, in rappresentanza di tutti CPO circondariali, distrettuali e regionali, e di cui proprio le relatrici ed i relatori intervenuti ne hanno costituito parte integrante.
Si è sottolineato come tale lavoro congiunto e sinergico ha visto una larga e trasversale massiccia adesione sia in fase di presentazione, sia in fase di votazione, anche se, limitatamente alle mozioni 56 e 61, non vi è stato il raggiungimento della maggioranza qualificata necessaria per l’approvazione formale, mentre la 59 è confluita nel novero di quelle ordinamentali di rinvio alla sessione ulteriore autunnale 2023, che saranno oggetto di armonizzzazione e coordinamento dall’istituendo “tavolo di lavoro”, per consentire a tutte le componenti istituzionali ed associazionistiche dell’Avvocatura, di confrontarsi responsabilmente su una proposta coordinata ed omogenea per la formulazione di una nuova e moderna legge professionale.
Il dato emerso, evidenziato con particolare soddisfazione, è il riconoscimento delle tematiche della Pari Opportunità, della non discriminazione e della disabilità, assurti a momenti di responsabile confronto e consapevole rilievo politico-forense, quale perfezionamento di un percorso ormai decennale, frutto di un lavoro paziente e resiliente di raccordo della Commisione Integrata delle Pari Opportunità del Consiglio Nazionale Forense.
Il CPO di Locri ed il Movimento Forense hanno infine voluto ringraziare per la considerazione dimostrata con la loro presenza, a ridosso delle vacanze natalizie, periodo notoriamente “complicato” per quanto concerne spostamenti, viaggi ed impegni, dalle relatrici e dai relatori intervenuti: Avvocata Tatiana Biagioni, Presidente CPO degli Avvocati di Milano, Presidente Nazionale Avvocati Giuslavoristi Italiani, nonché Consulente del Dipartimento Pari Opportunità della Presidenza del Consiglio dei Ministri; Avvocata Pina Rifiorati, Presidente CPO degli Avvocati di Udine, Coordinatrice del Gruppo studio/lavoro sul “Linguaggio Giuridico e sul Linguaggio d’odio sui social e sulla stampa” presso la Commissione Integrata del CNF; Avvocata Daniela Latti, Presidente CPO degli Avvocati di Cagliari, nonché componente del Gruppo studio/lavoro sulla “Natura Giuridica dei CPO”; Avvocato Stefano Chinotti, Presidente CPO degli Avvocati di Bergamo, Componente della Commissione Integrata sulle PO del CNF, nonché referente giuridico di “Rete Lenford”; Avvocato Adriano Scardaccione, Tesoriere CPO degli Avvocati di Roma; Responsabile del Dipartimento Diritti Umani del Movimento Forense.
I lavori sono stati preceduti dai saluti istituzionali e d’indirizzo portati dalla Presidente del COA di Locri, Avvocata Emma Maio, dalla Presidente del CPO, Avvocata Gabriella Romeo, dalla Componente della Commissione Integrata sulle PO presso il CNF, Avvocata Mariarita Stilo, che ha portato i saluti della Presidente del CNF, Avvocata Maria Masi, dall’Amministrazione Comunale della Città di Locri nella persona dell’Assessora alle politiche di PO Domenica Bumbaca, introdotti e moderati dall’Avvocato Domenico Rocco Lombardo, Segretario del CPO di Locri e Presidente della sezione Locrese di Movimento Forense, che ha voluto ringraziare personalmente tutti gli ospiti intervenuti a conclusione della prima Consiliatura Locrese del Comitato Pari Opportunità.
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