R. & P.
Promuovere un patto tra più istituzioni per il varo di azioni concrete sul tema della comunità educante che possa delineare un “sistema territoriale di risorse per la presa in carico dei minori più a rischio e di risorse per l’apprendimento e l’inclusione attiva”.
Questo è quanto emerso dalla nuova riunione del tavolo territoriale di supporto ai minori più fragili appena svoltesi.
L’incontro, molto partecipato, è stato convocato in maniera congiunta dal Settore Politiche Sociali della Città metropolitana di Reggio Calabria, dall’Ufficio Servizi Sociali per i Minorenni del Dipartimento per la Giustizia Minorile di Reggio Calabria, dal Settore politiche sociali della Città di Siderno e dall’Associazione Civitas Solis.
Una collaborazione avviata a partire dalle tematiche del progetto «Crescere in Calabria» coordinato da Civitas Solis e selezionato da “Con i Bambini” nell’ambito del Fondo per il contrasto alla povertà educativa minorile.
Collaborazione che, prima dello scoppio della pandemia, grazie alla collaborazione di molti enti aveva visto realizzarsi una serie di incontri tematici nella sala consiliare della città di Siderno che avevano condotto alla prima mappatura dei servizi per i minori presenti nel circondario locrideo. Nella nuova riunione, svoltesi in video conferenza causa norme covid, ed a cui hanno preso parte oltre quaranta partecipanti, dopo un dibattito definito dagli organizzatori di altissimo livello, è venuta la condivisione dell’urgenza di predisporre un patto inter istituzionale di cosiddetta “comunità educante” che possa servire a supportare le ragazze ed i ragazzi del territorio con maggiori fragilità, a partire dai minori del circuito della giustizia minorile. Fragilità che, come ha spiegato nell’intervento introduttivo Giuseppina Garreffa, direttrice dell’Ufficio di servizi sociali per i minorenni di Reggio Calabria, si sono ulteriormente aggravate a causa della crisi socio sanitaria in corso.
In tal senso è emersa nel dibattito in maniera corale la consapevolezza che solo attraverso una intensa cooperazione tra tutte le agenzie educative che operano nel difficile territorio della Locride sia possibile offrire concrete occasioni di riscatto e di reale supporto per i minori in situazione di disagio.
Su questa scia molti degli interventi.
Dal vice prefetto vicario Stefania Caracciolo, intervenuta sia a nome del Prefetto di Reggio Calabria, di cui ha portato i saluti, sia nella veste di Presidente della Commissione Straordinaria che amministra la città di Siderno, al Procuratore della Repubblica di Reggio Calabria, dott. Roberto Di Palma, al giudice dott. Paolo Ramondino, intervenuto anche a nome del Presidente del Tribunale per i minori di Reggio Calabria, al dottor Stefano Maria Catalano, dirigente del Settore Politiche sociali della città metropolitana, alla dott.ssa Isabella Mastropasqua, dirigente dell’Ufficio II del Dipartimento per la Giustizia Minorile e del Centro per la Giustizia Minorile della Calabria, ai dirigenti scolastici Maria Giuliana Fiaschè e Gaetano Pedullà, ai docenti vicari Girolama Polifroni, Bruno Pelle e Daniela La Porta, agli assessori alle politiche sociali delle città di Locri e Marina di Gioiosa Jonica, Domenica Bumbaca e Valentina Femia, ai rappresentanti dei due ambiti territoriali sociali, Rosanna Lopresti per l’ambito di Caulonia e Antonella Dominello per l’ambito di Locri, ai rappresentanti di tanti enti del terzo settore e dello stesso forum territoriale, da Federica Roccisano di Hermes 4.0, a Raffaella Rinaldis di Fimmina tv, a Giuseppe Nunziato Belcastro della Federazione Mediterraneo e Ambiente, a Paola Iaconis della Camera Minorile di Locri, a Francesco Rigitano del Centro Don Milani, a Filippo Tedesco della Lados, a Daniela Diano dell’associazione Sinapsi, a Mario Trichilo dell’Ymca, a Carla Sorgiovanni di Save the Children.
E’ stato poi Francesco Mollace, coordinatore di “Crescere in Calabria” e direttore di Civitas Solis ad esporre, unitamente alla dottoressa Garreffa, la proposta condivisa di insediamento di un gruppo tecnico formato da rappresentanti dei vari enti che, con il coordinamento del settore politiche sociali della Città Metropolitana opererà per predisporre entro il prossimo mese la bozza del patto di comunità educante.
Un patto che intende delineare un efficace sistema territoriale di risorse in rete per la presa in carico dei minori più a rischio capace di favorirne l’inclusione attiva.
E’ stato pertanto stabilito che, dopo riscontro dei vari enti sui nominativi dei referenti, il previsto gruppo tecnico predisponga una elaborazione che tenga conto dei contenuti proposti nel corso del dibattito che verrà presentata entro il prossimo mese in una nuova riunione del tavolo territoriale.