R. & P.
Dopo la prima nazionale al Calatafimi Segesta Festival, la rilettura in chiave moderna della commedia antica di Aristofane approda al Festival del Teatro Classico di Portigliola.L’adattamento e la regia di Cinzia Maccagnano hanno restituito la bellezza e la modernità del testo greco , con qualche aggiustamento e adattamento sia linguistico che di contenuto , che non ne hanno tradito la natura, ma che , al contrario , ne ha salvaguardato il messaggio moderno e attuale .
In prima nazionale al Calatafimi Segesta Festival il 3 agosto, “Gli uccelli – Nubicuculia, la città impossibile”, è pronta ad incantare anche la 4ª edizione del Festival del Teatro Classico “Tra Mito e Storia”. Dopo il debutto al Teatro Antico di Segesta (TP), lo spettacolo di Cinzia Maccagnano si trasferisce infatti nell’Italia continentale per la messa in scena al Teatro Greco Romano di Portigliola, programmata per lunedì 6 agosto, alle ore 21:15.
Rilettura dell’omonima commedia classica di Aristofane, uno degli autori più critici nei confronti della società greca antica e, più in generale, dei vizi degli uomini, “Gli uccelli” seguirà le vicende di Pisetero ed Evelpide, due ateniesi che, stanchi della passione vendicativa per la giustizia e dell’ossessivo desiderio di colonizzare popoli e territori dei loro concittadini, emigreranno alla volta dell’utopica città di Nubicuculia. In questo regno sospeso tra cielo e terra, un doppio del mondo reale che aspira ad essere un Eden nel quale è possibile ritrovare le caratteristiche dell’antica età dell’oro, quando gli uccelli, padroni del tempo, erano sovrani di una patria senza leggi né violenza, i due vivranno avventure buffonesche e ridicole, che costituiranno uno sgangherato varietà dove ad avere la meglio sarà il più furbo. L’indole fallace dell’uomo, che lo spinge troppo spesso a cercare di avere la meglio sul proprio simile, farà infatti durare poco l’utopia, trasformando ben presto Nubicuculia in una città in cui gli uccelli dissidenti vengono trasformati in un arrosto succulento, mentre quelli accondiscendenti si mettono al totale servizio degli uomini. Le mire espansionistiche di Atene si ripresenteranno così in Pisetero più radicalizzate che mai, trasformandolo in un folle convinto di poter costringere alla sottomissione persino gli dèi sfruttando le armi del ricatto e della corruzione.
Una critica netta alla banalità del male, quella del commediografo Aristofane, che ha voluto puntare il dito contro quelle societàche si lasciano capeggiare da frustrati e prepotenti senza rendersi conto che basterebbe solo un po’ di coraggio per strapparli al potere e potersi così migliorare.
Una commedia che ben si presta alla rilettura in chiave moderna offerta dalla Maccagnano, che calcherà la scena con Oriana Cardaci, Marta Cirello, Lucrezio de Seta, Raffaele Gangale, Dario Garofalo, Luna Marongiu, Chiara Pizzolo, Cristina Putignano, Rossana Veracierta e Franco Vinci, certamente in grado di farci ridere, ma anche riflettere come l’autore classico avrebbe voluto…