DA TERESA CELESTINO MEMBRO ASSEMBLEA NAZIONALE DEL PD RICEVIAMO E PUBBLICHIAMO
LOCRI – In seguito alle dichiarazioni rilasciate a mezzo stampa dal segretario del circolo PD di Locri, Giuseppe Fortugno, in relazione ai rapporti che – a suo dire – non esisterebbero fra l’attività del della sezione democrat locrese ed il gruppo consiliare di opposizione “Impegno e trasparenza-PD”, il mio ruolo di rappresentante della Locride all’Assemblea Nazionale del PD, oltre che da tesserata, mi impone di manifestare alcune riflessioni che ritengo doverose.
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E’ il caso che i cittadini vengano adeguatamente informati, innanzitutto, della totale immobilità del circolo presieduto dal giovane Fortugno innanzi ai problemi e alle annose criticità che investono la città di Locri che escludono, a priori, un’attività dello stesso a favore del territorio; quello che, tuttavia, merita di essere messo ancora più in evidenza è l’inesistenza di attività ordinaria all’interno della sezione – attività, si badi, imposta dalle norme statutarie del partito – attesa la mancata indizione dell’assemblea ordinaria dei militanti, almeno da quando sono iscritta.
La circostanza che non sia mai stata indetta un’assemblea di circolo in questi ultimi anni non lascia ampi margini di dubbio sulla consistenza dell’attività partitica della sezione cittadina, sempre più lontana dal dialogo democratico e costruttivo con i suoi attivisti e – cosa più grave ancora – sempre più proiettata verso antiche logiche, poste a fondamento dell’ormai consolidato principio di conservazione ed autoconservazione dei maggiorenti.
Quanto detto dimostra, in modo lapalissiano, come alla base delle dichiarazioni di Fortugno in ordine alla presa di distanza dal gruppo “Impegno e Trasparenza- PD”, vi siano “solo” le sue determinazioni in merito atteso che, a meno che l’assemblea dei soci non sia riunita notte tempo e tra pochi adepti, non mi risulta che la decisione del segretario sia stata discussa e condivisa con metodi democratici. Non è stata di certo discussa con la sottoscritta.
Alquanto strana, aggiungo, anche la tempistica. Perché Giuseppe Fortugno avrebbe deciso di rivendicare distanze dal gruppo consiliare di opposizione a quindici mesi dalle elezioni amministrative? Ed attendendo una risposta plausibile, mi domando cosa debba fare ancora gruppo consiliare, espressione delle maggiori forze del centro sinistra locrideo, per assicurarsi l’appoggio del Partito Democratico?
Infine, ritengo sia il caso di richiamare al buon senso tutti i militanti dei Circoli Pd della Locride ai quali rivolgo alacremente l’invito al recupero di compostezza e del rigore, qualità entrambe necessarie per la rivalorizzazione di una sana dialettica politica. Non è consono a mio avviso che, in seno ad un partito, si alimentino scontri e/o polemiche sterili. E, per farlo, ritengo sia alquanto necessario prediligere la via del confronto intelligente e costruttivo, diretto a focalizzare e a razionalizzare le problematiche che attanagliano il nostro territorio onde consentire ai tutti i paesi della Locride di avanzare istanze per la loro risoluzione piuttosto che convogliare energie verso direzioni pericolose ed infruttuose al tempo stesso.
Il mio intervento vuole essere da sprone per un serio e deciso intervento anche da parte della Segreteria Provinciale del Pd, che ha il dovere di intervenire e di farlo tempestivamente al fine di redimere alla radice insani focolai che – se alimentati troppo nel tempo – potrebbero distogliere l’attenzione del Partito dalle reali esigenze dei nostri territori.