di Gianluca Albanese
ANTONIMINA – E’ trascorso più di un mese dal sopralluogo compiuto dall’Azienda Sanitaria Provinciale di Reggio Calabria allo stabilimento delle Terme di Antonimina “Acque sante locresi”, alla presenza del presidente del CdA del Consorzio termale Alberto Romano, dei sindaci dei comuni proprietari e di autorità militari e sanitarie, in cui si è messo nero su bianco che «Non esiste alcun elemento ostativo all’immediato utilizzo della struttura quale HUB per le vaccinazioni» da CoVid-19, ma nulla è stato deciso in tal senso, tanto che il Presidente Romano ha inviato di recente una istanza formale al Generale Figliuolo e a tutti i soggetti istituzionali interessati, per ribadire la disponibilità della struttura a essere adibita ad hub vaccinale.
Nell’allegare il carteggio relativo ai sopralluoghi compiuti, il presidente Romano ricorda che nella lettera inviata al direttore del dipartimento di Prevenzione dell’Asp di Reggio Calabria Sandro Giuffrida, il direttore dell’Atp Giuseppe Galletta aveva scritto, lo scorso 8 marzo che «Il complesso può costituire un centro di riferimento per le attività vaccinali (Hub) dell’intero comprensorio ionico, potendosi ivi effettuare vaccinazioni giornaliere in numero non inferiore a 500/600, compatibilmente con la disponibilità del personale sanitario».
Un’ipotesi, quest’ultima, evidentemente sfumata dopo che proprio a seguito del sopralluogo compiuto dal Commissario Nazionale per l’Emergenza Covid-19 Generale Figliuolo in Calabria, si è preferito chiedere (e ottenere) alla Città di Siderno l’utilizzo del Palazzetto dello Sport come hub vaccinale, che secondo quanto dichiarato dal Vice Prefetto Maria Stefania Caracciolo sarà pronto all’uso per lunedì 19 aprile.
Ma se questa è stata l’opzione principale, per le ovvie ragioni di centralità, importanza e attitudine logistica della Città di Siderno, non sarebbe da escludere un utilizzo contemporaneo dello stabilimento termale di Antonimina, che ha tutte le caratteristiche richieste: dalla ampia hall di accesso, ai 5 sportelli di accettazione/registrazione già predisposti e funzionanti, dalle utenze internet già attive, agli spazi tali da garantire il distanziamento sociale previsto dalla normativa anti Covid con una presenza stimata in contemporanea di 40/50 utenti.
Un uso razionale delle due strutture, per esempio, sarebbe quello di destinare il PalaSport di Siderno agli utenti dell’area centrosettentrionale del comprensorio e lo stabilimento delle Terme di Antonimina/Locri a quelli dell’area centromeridionale.
Dunque, il Presidente del CdA Alberto Romano persevera, ricordando la disponibilità delle Terme di ospitare a titolo gratuito l’Hub vaccinale «nonostante le previste perdite finanziarie conseguenti alla non riapertura della stagione termale primaverile ed estiva».
E aggiunge nella recente istanza un interrogativo rimasto, a tutt’oggi, senza risposta: «Per quanto sopra esposto non si riesce a comprendere il significato che abbia il continuare, da parte degli organi competenti, a far appelli ricercando ancora la disponibilità di locali anche, al fine di adibirli a centro vaccinale, quando le caratteristiche della nostra struttura soddisfano tutti i parametri richiesti all’uopo».
Va da sé che dal CdA delle Terme viene ribadita «la piena e attuale disponibilità, a ospitare uno dei tanti centri vaccinali, affinché la nostra amata Calabria – conclude la comunicazione di Romano – possa essere “una tantum” buon esempio di identità nazionale».