DALL’EX PRESIDENTE DEL CDA DELL’ENTE TERME ANTONIMINA-LOCRI PINO PELLE RICEVIAMO E PUBBLICHIAMO LA SEGUENTE NOTA STAMPA:
Era consuetudine alle Terme di Antonimina-Locri, in questo periodo, dare esecuzione a quanto già programmato e necessario per far partire i servizi in vista dell’imminente avvio della stagione termale; ed invece pare regnare una gran confusione e lo stallo totale.
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Non si riesce a capire se dovuto ad incapacità, o se voluto (e questo sarebbe gravissimo). La prima ipotesi “dovrebbe” trovare smentita nella tanto acclamata competenza attribuita dalla Comunità Locrese nei confronti dei suoi delegati; se così fosse allora la seconda ipotesi, di una volontà di affossamento delle Terme, prenderebbe sempre più consistenza ed in tal caso, chi di dovere, deve assumersi la responsabilità politica di quanto sta accadendo e spiegarlo alla propria comunità. In primis il Sindaco di Antonimina che ancora persiste nel non nominare il componente di Antonimina all’interno del CdA, legittimando di fatto, la gestione operativa attuata dal Consiglio di Amministrazione in carica (benché privo di un componente). Responsabilità in capo al sindaco di Antonimina accentuate dalla carica ricoperta, presidente dell’Assemblea, ovvero l’organo di indirizzo politico del Consorzio. Da appartenente alla Comunità Antoniminese e per l’attenzione che il sindaco Condelli ha sempre rivolto alle terme, stento a credere che proprio lui si faccia complice o addirittura artefice dell’affossamento delle Terme.
Le Terme sono sicuramente indebitate ed è per tale ragione che auspico un intervento della Proprietà finalizzato a fare chiarezza. Anche per capire dove si è sbagliato in passato e non replicare errori, è indispensabile analizzare i vari periodi di indebitamento, che sicuramente partono da lontano; una siffatta analisi consentirà di accertare, altrettanto sicuramente ed una volta per tutte, quali sono stati i periodi gestionali che hanno generato debiti fuori bilancio e quali sono state le cause che hanno contribuito a crearli.
Da una riassuntiva analisi fatta senza andare nello specifico (un’analisi esaustiva necessita maggiori approfondimenti eventualmente effettuati da un esperto in materia), per quanto a mia conoscenza e per l’esperienza amministrativa maturata alla guida dell’ultimo CdA, ritengo siano stati tre i fattori che, in particolare, hanno contribuito a generare questa situazione:
1.partendo dalla gestione degli anni ’90, non si può non notare come il personale delle Terme era sproporzionato rispetto al fabbisogno necessario per garantire l’erogazione e la direzione dei servizi; infatti su 2.000 presenze vi erano più di 20 dipendenti tra stagionali e amministrativi (oggi con circa 3000 presenze ce ne sono 11!); mi pare quantomeno anomalo, sia il rapporto dipendenti/presenze sia i 10 anni di presidenza continua in rappresentanza del Comune di Locri in quel periodo.
2.E’ altrettanto anomalo non aver accantonato il TFR in quel periodo, quando arrivavano contributi da parte della Regione; anzi erano le stesse Terme ad elargire contributi a soggetti terzi, spesso su semplice richiesta.
3.Le troppe controversie tra Ente e dipendenti, sistematicamente con la condanna dell’Ente.
Non si può dare soluzione al problema economico delle Terme se non si conosce la storia delle varie amministrazioni che si sono succedute nel tempo e si ignorano le cause, o meglio i disservizi, che hanno creato debiti. E’ quantomeno poco serio, ed invero sembra rientrare più nel novero della “politica dello scaricabarile” finalizzata a salvaguardare preventivamente l’operato (e l’inoperato) degli attuali amministratori, quanto dichiarato dall’attuale Sindaco di Locri ad alcune emittenti locali, circa il fatto che le Terme sono state disastrate a causa dei debiti accumulati negli ultimi anni di gestione. Personalmente, e soprattutto come membro dell’ultimo Consiglio di Amministrazione delle Terme, mi sento chiamato in ballo e perciò sento il dovere morale di difendere l’operato della nostra amministrazione. I debiti ci sono, ma vanno collocati temporalmente ed attribuiti alle amministrazioni che li hanno creati e, soprattutto, vanno ricercate le cause che li hanno prodotti.
Come dicevo, i debiti vanno accertati nell’entità e collocati nell’arco temporale in cui si sono accumulati. Di certo non possono essere causa degli ultimi anni di gestione, perché le risultanze economiche sono queste:
Consuntivo | Delibera Assemblea consortile | Dati DA CONSUNTIVO |
ANNO 2007 | n° 16 del 24/10/08 | -9.240,09 |
ANNO 2008 | n° 1 del 16/02/10 | +16.985,21 |
ANNO 2009 | n° 8 del 29/09/10 | +81.384,71 |
ANNO 2010 | n° 9 del 02/07/11 | +51.508,83 |
ANNO 2011 | n° 11 del 23/05/2013 | -141.705,21 |
ANNO 2012 | non ancora approvato |
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Inoltre:
-trasferimento dalla vecchia alla nuova struttura, che ha comportato ingenti costi di avviamento, così si spiega l’inversione di tendenza rispetto agli anni precedenti del consuntivo 2011;
-pagamento con rateizzazione di 156.000€ all’ETR per debiti antecedenti al 2008;
-pagamento INPS a carico del personale antecedente al 2008 per circa 40.000 euro;
-transazione con ditte e consulenti per ritiro atti ingiuntivi e conseguente pagamento;
-mensilità dovute al personale, maturate dal 2008 al 2012 in numero 70 (comprese di tredicesima e quattordicesima) di cui 69 sono state pagate;
-contributi assistenziali maturati 70 mensilità (tutti pagati). Inoltre sono stati pagati i contributi per altre 18 mensilità riferite agli anni 2006-2007.
Il TFR l’amministrazione da me presieduta, al contrario delle precedenti amministrazioni, nella sua gestione lo ha sempre pagato direttamente agli stagionali in busta paga, così come previsto dalla legge.
Pertanto si respingono al mittente le accuse fatte dal primo cittadino di Locri circa le cause debitorie delle Terme attribuite agli ultimi anni di gestione. Bene farebbe il sindaco locrese a leggere la relazione della Dott.ssa Nicolò, Commissario Prefettizio per la gestione delle Terme nell’anno 2007, dove si evince chiaramente la proposta fatta dalla stessa alla proprietà di dichiarare l’Ente in liquidazione, visti i debiti scaturiti da pagamenti fornitori, personale, INPS, ETR, consulenze, TFR.
La storia è questa e solo chi non vuole capire non capisce.
I prospetti sopra elencati sono chiari e non vi è dubbio che l’amministrazione da me presieduta abbia ottenuto risultati positivi, sia economici che strutturali.
Oggi si è nelle condizioni, se si vuole (mi rifiuto di pensare che non si riesca) di portare l’Ente nel circuito termale che si rispetti.
Non si può fare termalismo futuristico andando a spendere soldi dell’Ente (che non li ha) per avviare la piscina o nuovi servizi. Se si crede (come quasi la totalità va proclamando) che il futuro delle Terme debba passare obbligatoriamente per la gestione mista pubblico/privata tanto decantata ma mai attuata, è opportuno coinvolgere i privati e far loro investire capitali per l’adeguamento e l’avvio dei nuovi servizi. Questa è la via da seguire secondo me per il futuro delle Terme.
Personalmente e da imprenditore, ma credo che tale pensiero possa essere condiviso anche da chi quotidianamente si occupa di management, mi preoccupa quando si dice in Consiglio Comunale a Locri che i problemi delle Terme possano trovare soluzione facendo transitare il personale dei Comuni Consorziati alle Terme. Di certo, uno studio approfondito può sconfessare questa teoria, verificando che il personale, se non usato in modo flessibile, anziché risorse produce passività alle Terme.
Per l’intimo rapporto che mi lega alle Terme ed al suo territorio, rimango a completa disposizione di tutti, qualora si ritenga opportuno che in qualche modo possa dare un contributo (solo) di idee. Resto a disposizione soprattutto della mia comunità, con la speranza che in questo momento di difficoltà venga tralasciato quello che è il pensiero politico e si contribuisca tutti assieme nel dare una soluzione concreta per uscire dall’emergenza in cui si trova l’Ente Terme.
Antonimina, 26 Marzo 2014Goem. PelleGiuseppe
(già Presidente del CdA)