di Gianluca Albanese (ph. Enzo Lacopo)
GIOIOSA IONICA – Terremoto in casa Pd. L’epicentro è stato localizzato a Gioiosa Ionica, laddove il coordinatore dei circoli della Locride, l’avvocato Peppe Mammoliti, ha rassegnato le proprie dimissioni dall’incarico, affidando a una lettera indirizzata al segretario provinciale Seby Romeo le motivazioni, che s’inquadrano nella scia delle denunce fatte nei giorni scorsi dal gruppo di militanti di Marina di Gioiosa capitanato da Cristina Commisso, che hanno chiesto le dimissioni di Romeo in quanto incompatibile – secondo lo Statuto del Pd – dall’incarico di consigliere regionale, e a quelle di Pino Mammoliti, che nell’esprimere un sentire diffuso nell’osservatorio politico-culturale “Spazio Aperto”, ha chiesto di eliminare “mostri e mostruosità” dai circoli presenti sul territorio.
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Per la verità, “Peppone” – così viene denominato confidenzialmente l’avvocato di San Luca – è andato oltre, chiedendo un radicale rinnovamento culturale e concreto della classe dirigente, passando per il commissariamento di tutti i circoli per preparare la nuova stagione congressuale e una svolta tesa ad eliminare le sacche di rampatismo e logiche clientelari all’interno del partito più strutturato nel territorio.
Questo il teso integrale della lettera che ha accompagnato le dimissioni di Mammoliti.
«Caro Segretario Provinciale, nel reiterarti, questa volta pubblicamente, le congratulazioni per lo straordinario consenso ottenuto all’ultima tornata elettorale regionale, colgo l’occasione per fare qualche riflessione.
Credo che il compito affidato dagli elettori alla nuova amministrazione regionale sia straordinariamente gravoso, finalizzato alla risoluzione degli annosi problemi che da parecchio opprimono il territorio calabrese. Questo significa un impegno, oltre la ragione.
Non sto qui ad elencartele una per una, consapevole del fatto che tu, così come l’intera assise regionale, ne sia pienamente a conoscenza.
Ritengo, tuttavia, che la Calabria si trovi ad un punto di non ritorno, all’anno zero dello sviluppo. In più di un settore la nostra Regione ha toccato il fondo e sempre più pressante si fa l’esigenza di una spinta risolutiva che, da un lato, dia inizio ad un percorso virtuoso e, dall’altro, impedisca ai calabresi di ammainare una volta per sempre la speranza di cambiamento.
La questione Calabria, perché di questo si tratta, non è più procrastinabile, emerge sempre di più l’esigenza di affrontarla con idee e proposte risolutive che non lascino spazio a ciarlatani, opportunisti e populisti di cui, anche all’interno del Partito Democratico, ahimè, v’è ampia traccia.
Soprattutto, bisogna impedire qualsiasi apertura di credito a coloro i quali, nel recente passato, hanno prodotto ulteriori guasti ed oggi vorrebbero presentarsi come possibili co-risolutori degli stessi: non c’era questa necessità allora, figuriamoci adesso!
I problemi, secondo la mia visione, debbono essere aggrediti nello spazio temporale medio-lungo, mediante una programmazione e delle proposte serie, nonché una valutazione obiettiva e scientifica delle soluzioni possibili.
Ciononostante, a preoccuparmi non sono soltanto le condizioni della nostra regione, bensì anche quelle del nostro Partito.
In più casi abbiamo assistito ad episodi utili soltanto ad alimentare la disaffezione di militanti e simpatizzanti; le lotte intestine per il mantenimento di rendite consolidate nel tempo e le rincorse verso la conquista di nuove posizioni personali, non hanno prodotto altro che l’allontarsi delle persone dai circoli e dalla politica attiva, trend questo, ampiamente confermato dal massiccio astensionismo cui sono ricorsi i calabresi nell’ultima tornata elettorale.
Credo sia giunto il momento di rinnovare, nono soltanto dal punto di vista generazionale – per quello ci pensa già lo scorrere del tempo – ma soprattutto dal punto di vista delle idee, della forma mentis e dei modelli di comportamento. Proprio per questo ritengo sia opportuno compiere un atto risolutivo, straordinario, eclatante, avente ad oggetto la richiesta di dimissioni di tutti i segretari ed il conseguente commissariamento di tutti i circoli per il tempo che si renderà necessario all’indizione di nuovi congressi.
Penso che il Coordinamento Pd della Locride, un piccolo segnale in questo senso l’abbia lanciato con l’approvazione delle linee programmatiche e deontologiche da parte di tutti i circoli e l’invito a tutti gli eletti nel Consiglio Regionale a non concedere prebende a quanti hanno partecipato attivamente alla campagna elettorale, con lo scopo di benefici futuri.
Per le motivazioni suesposte e per un dovere di coerenza con il mio modo di vivere e pensare – nell’augurarti buon lavoro e nel ringraziarti per la fiducia in me riposta – nell’interesse esclusivo del territorio della Locride e della sua comunità ti comunico formalmente le dimissioni irrevocabili da Coordinatore dei circoli del Pd della Locride.
San Luca, 12/01/2015. Giuseppe Mammoliti».