R. & P.
Anche la terza edizione di “Gente in Aspromonte” ha registrato un
grande numero di adesioni. Le manifestazioni precedenti erano state
supportate dalla Regione Calabria, guidata dal governatore Mario
Oliverio; quest’anno invece è stato il Parco nazionale d’Aspromonte e il
nuovo presidente, Leo Autelitano, a sostenere l’evento.
Circa duecento le persone presenti tra scrittori, registi,
escursionisti, musicisti. E lo stesso Mario Oliverio con il suo staff.
Oltre alla consueta escursione al borgo antico di Africo, la
giornata ha registrato numerosi interventi, in un dialogo libero sotto
le querce del rifugio Carrà.
A moderare il tutto il regista Francesco Pileggi, e l’artista Paolo
Sofia, con Salvatore Gullace, Fabio Volipintesta e Carmelo Colaianni a
suonare i brani de “L’albero di more” e molti pezzi dei Quartaumentata.
La gestione della logistica e il catering sono state opera degli
instancabili ragazzi dell’associazione “Insieme per Africo” che hanno
ringraziato tutti con una nota:
«Non arrabbiarti con il pozzo che è secco perché non ti da l’acqua,
piuttosto domandati perché continui ad insistere a voler prendere
l’acqua dove sai già che non puoi trovarla.
Noi ragazzi di “Insieme per Africo” siamo così. Ci crediamo da
sempre che qualcosa possa realmente cambiare, ci crediamo nonostante le
mille promesse fatte, ma mai mantenute.
Quest’anno abbiamo voluto organizzare, di nostra spontanea volontà,
la terza edizione di “Gente in Aspromonte”, e nonostante le mille
difficoltà riscontrate, possiamo dire che ce l’abbiamo fatta anche
questa volta.
Ce l’abbiamo fatta grazie all’aiuto di persone davvero speciali che
ci danno una mano da sempre. Ci supportano in ogni iniziativa ed in
alcuni momenti ci danno la forza per andare avanti.
Il sorriso degli ospiti, le belle parole spese nei nostri confronti e
di conseguenza l’ottima riuscita dell’evento è stata soprattutto merito
di: Gioacchino Criaco, Bruno Criaco, Francesco Pileggi, Giuseppe Aloe,
Paolo Sofia, ed altri amici, i quali si sono impegnati in prima persona
affinché tutto potesse essere perfetto e andare per il meglio. E così è
stato.
Noi ragazzi volevamo ringraziare le persone presenti, coloro sono
intervenuti al dibattito con l’auspicio che sia solo l’inizio di tante
iniziative che possano valorizzare i nostri incantevoli borghi
aspromontani.
Siamo gente strana noi Africoti, è da settant’anni che viviamo sul
mare ma continuiamo a chiamare Madre l’Aspromonte. Continuiamo a sognare
che la nostra terra possa un giorno essere valorizzata e conosciuta da
tutti.
Per noi è il nostro paradiso sulla terra.
Siamo dei piccoli, poveri, romantici sognatori ancora rimasti a
crederci. E anche se tutto questo fosse soltanto un sogno, per favore
non svegliateci.
Scusateci, ma noi preferiamo continuare a sognare».
Antonella Italiano
Ufficio stampa
Progetto di recupero dei borghi di Africo e Casalnuovo