DI SEGUITO LA NOTA STAMPA DI GIOVANNI MAIOLO (RECOSOL)
Le immagini e le testimonianze di quanto accaduto a Lampedusa impongono una presa di coscienza da parte di tutti noi, nessuno escluso.
Cittadini, istituzioni, comunità locali e nazionali. Comunità Europea. Urge una presa di coscienza e azioni conseguenti ed immediate.
Non si può morire così. Non si può trattare donne, uomini e bambini in questo modo. Fingere di non vedere, voltare la testa dall’altra parte.
Facciamoci carico di questa tragedia e non per qualche ora di indignazione e sconforto, ma per il sempre del giorno per giorno affinché non si ripeta mai più.
Perché quei corpi in balia del mare sono i nostri corpi. Perché quei bimbi presi a schiaffi dalle fiamme e dall’acqua sono i nostri figli.
Perché quei morti siamo noi.
Rete dei comuni solidali
Giovanni Maiolo