DI SEGUITO LA LETTERA APERTA DELL’ASSOCIAZIONE “FERROVIA IN CALABRIA”
Gentile Redazione,
attraverso la seguente lettera aperta, una delle tante inviate in questi ultimi mesi dall’Associazione Ferrovie in Calabria, vogliamo esprimere ancora una volta lo sdegno nei confronti della Regione Calabria e del suo operato sul tema del trasporto ferroviario Regionale. La situazione è divenuta ormai insostenibile, e ciò che rende ancor più grave la vicenda dei tagli, che ormai si trascina da anni, è la serie di false comunicazioni diffuse dagli organi regionali.
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Lo scorso 8 aprile 2014, attraverso la delibera regionale n.124, la Regione Calabria tagliava infatti circa 10 milioni di Euro al contratto di servizio con Trenitalia, a partire da giugno 2014, già impoverito di molto negli ultimi anni rispetto all’offerta prevista dal Contratto stipulato nel 2011 per il periodo 2009-2014. In seguito a questa delibera, perciò, a partire dallo scorso giugno è stata decretata la soppressione di ben 26 treni regionali solo sulla linea Jonica tra Reggio e Metaponto e tra Catanzaro Lido e Lamezia, senza contare tutte le soppressioni avvenuti sul lato tirrenico e le modifiche di percorso a molti treni dell’area Metropolitana Reggina.
I lettori ricorderanno bene i proclami, lanciati a partire dallo scorso 13 giugno dall’Assessore ai Trasporti Luigi Fedele, nei quali si assicurava che nessun taglio all’offerta ferroviaria Regionale, in primis sulla già martoriata linea Jonica, sarebbe avvenuto, grazie al “miracoloso” recupero da parte della Regione Calabria di 30 milioni di Euro che avrebbero tamponato, anche se solo temporaneamente, l’enorme debito che la nostra Regione ha contratto con Trenitalia in questi ultimi anni.
I 30 milioni di Euro, perciò, sarebbero stati una boccata d’ossigeno per il moribondo servizio locale su rotaia calabrese.
Trascorsi però pochi giorni dal proclama, i 30 milioni di Euro, da quanto si venne a sapere, diventarono solo 5: in tal modo il taglio sarebbe stato tamponato per soli 3 mesi, coprendo in pratica soltanto la metà dei 10 milioni di Euro di riduzione al contratto di servizio Regione-Trenitalia, previsti dalla delibera n.124 sopra menzionata.
Ovviamente, di tale notizia poco rassicurante, nessun proclama pubblico.
Il 15 giugno arriva e i giorni passano, ma solo due dei 26 treni soppressi ritornano. Già all’epoca denunciammo l’accaduto e, a distanza di qualche giorno, qualche altro treno venne ripristinato, fino ad arrivare a 12 corse ripristinate, in un clima tuttavia di assoluta confusione e disinformazione, conseguenza della presenza di pochissimi avvisi riguardanti le modifiche alla circolazione, peraltro spesso errati!
Ad una settimana dall’entrata in vigore dell’orario estivo arrivano alla nostra Associazione le precisazioni da parte della Direzione Regionale di Trenitalia, che ci comunicava che gli i restanti treni non ancora ripristinati sarebbero stati effettuati nuovamente, per questioni tecniche, a partire dal 14 luglio, a patto che la Regione Calabria avesse confermato la quota parte dei 30 milioni recuperati da destinare a Trenitalia.
Allietati da questa notizia, abbiamo ‘sospeso’ la nostra azione di protesta, fiduciosi nella conferma degli stanziamenti e, quindi, nel ripristino degli ulteriori treni il 14 luglio.
Epilogo della vicenda? Né 30 milioni, né 5: la Regione Calabria non ha stanziato un solo euro per evitare l’ennesimo attentato al diritto alla mobilità dei cittadini calabresi, ed in particolare di quelli della fascia Jonica, e di conseguenza solo 10 dei 26 treni soppressi sono effettuati più o meno regolarmente, a volte con percorso ridotto e non tutti i giorni. Anche in questo caso, chiaramente, nessun annuncio pubblico.
Di seguito, ecco la lista dei treni nuovamente soppressi (ma che in parte non sono mai stati realmente ripristinati!) a partire dallo scorso 13 luglio:
Reg. 12712 Reggio Cal. 07:05 Roccella J. 09:15
Reg. 12713 Roccella J. 09:50 Reggio Cal. 11:55
Reg. 12714 Reggio Cal. 09:05 Roccella J. 11:15
Reg. 12715 Roccella J. 11:50 Reggio Cal. 14:00
Reg. 3751 Catanzaro Lido 18:05 Reggio Cal. 20:55
Reg. 3752 Reggio Cal. 16:05 Catanzaro Lido 19:00
Reg. 3723 Crotone 08:25 Catanzaro Lido 09:15
Reg. 3728 Catanzaro Lido 11:20 SIBARI 13:55
Reg. 3753 Sibari 16:45 Crotone 18:18
Reg. 12657 Lamezia T.C. 06:55 Rosarno 8:20
Reg. 12664 Rosarno 12:20 Lamezia T.C. 14:00
Reg. 12669 Lamezia T.C. 12:45 Rosarno 14:10
Reg. 12670 Rosarno 15:20 Lamezia T.C. 17:00
Reg. 12671 Lamezia T.C. 13:45 Rosarno 15:10 (soppresso con certezza fino al 14 settembre, ma probabilmente anche dopo)
Reg. 12672 Rosarno 16:20 Lamezia T.C. 18:00 (soppresso con certezza fino al 14 settembre, ma probabilmente anche dopo)
Reg. 12673 Lamezia T.C. 14:45 Rosarno 16:10
Reg. 12674 Rosarno 17:20 Lamezia T.C. 18:55
Reg. 12704 Sibari 14:03 Metaponto 15:10
Reg. 12705 Metaponto 15:20 Sibari 16:28
Come si può notare, una notevole riduzione interessa anche la linea Rosarno – Lamezia Terme Centrale via Tropea, con grave danno al turismo della Costa degli Dei, che per fortuna può contare su un servizio ferroviario a lunga percorrenza, con un collegamento quotidiano InterCity Notte con Roma, Firenze, e Milano/Torino, più un collegamento InterCity periodico con Roma/Firenze/Bologna/Milano.
A tutto ciò, si aggiunge la situazione ancora disastrosa sul versante Jonico, dove alcuni collegamenti che in previsione dovevano essere soppressi continuano invece a circolare, non risultando però sugli orari cartacei di stazione, e rimanendo quindi ufficialmente inesistenti per molti potenziali utenti, specie se turisti. Quei pochi rimasti.
Idem sul sito internet di Trenitalia, dove risulta un’offerta dimezzata rispetto a quella reale sulla Catanzaro Lido – Lamezia Terme Centrale, a causa della costante incertezza sull’effettiva erogazione dei fondi regionali, mentre vengono riportati diversi collegamenti sulla Catanzaro Lido – Reggio Calabria che sono, al contrario, ormai inesistenti da più di un mese.
Insomma, la situazione risulta, a dispetto di quanto annunciato dalla Regione Calabria, in preda al caos più totale.
E’ inaccettabile che interi territori della Calabria siano ostaggio di informazione errata o totalmente assente, e di un servizio ferroviario ormai più simile a quello di una nazione del Terzo Mondo, che di uno stato europeo: ci è addirittura giunta notizia che in alcune famose pubblicazioni di orari ferroviari europei, nelle pagine dedicate alla ferrovia Jonica, sia specificato di prendere con le pinze gli orari pubblicati, poiché potrebbero non corrispondere a realtà!
(Qui l’elenco aggiornato delle modifiche all’offerta ferroviaria regionale di Trenitalia rispetto all’orario pubblicato nelle stazioni, entrato in vigore lo scorso 15 giugno, che conferma appunto il mancato ripristino di circa 15 treni rispetto alle promesse dell’Assessore).
Simili situazioni sono la normalità in nazioni come Albania o Macedonia, che al momento non posseggono servizi ferroviari certi e continuativi: nazioni che, a differenza di quella regione italiana chiamata Calabria, stanno impegnando tutte le proprie forze per raggiungere un tenore di vita ed un livello di servizi pubblici, paragonabile a quello degli stati europei più avanzati.
Ci rendiamo conto di quale triste fine stia per fare la Calabria? Dove dovremo arrivare, prima di renderci conto che i provvedimenti forti vanno chiesti ed ottenuti al più presto possibile?
L’Associazione Ferrovie in Calabria non esiterà a chiedere un chiarimento pubblico da parte dell’Assessorato ai Trasporti della Regione Calabria. Riteniamo sia necessario rendere note, a tutti i cittadini calabresi, le motivazioni reali per cui la Regione abbia accumulato milioni di Euro di debito con Trenitalia.
Come mai Trenitalia non è stata pagata per il servizio svolto, se i fondi pubblici annualmente stanziati dallo Stato Italiano e destinati al trasporto pubblico locale, sono stati regolarmente erogati in questi ultimi anni?
Com’è possibile, inoltre, che in un contesto di gravi carenze economiche, la Regione Calabria riesca addirittura ad istituire navette su gomma, per una spesa di diverse migliaia di Euro al giorno, che più volte al giorno collegheranno l’Aeroporto di Lamezia Terme alle principali località turistiche calabresi… raggiungibili via ferrovia?
I fondi o ci sono, o non ci sono: non è possibile che per mantenere i servizi ferroviari non ci siano mai, mentre per incentivare il trasporto su gomma su tratte tra l’altro parallele ad un treno che purtroppo quasi non esiste più, puntualmente spuntano come per magia dal cilindro.
Siamo stanchi, ribadiamo ancora una volta, di essere quotidianamente presi in giro, mentre scivoliamo verso un impoverimento ferroviario e quindi economico e sociale, che sembra senza ritorno: se non verranno ottenuti risultati concreti, ci impegneremo anche attraverso segnalazioni alla magistratura, e porteremo avanti una campagna dove chiederemo a gran voce il commissariamento dell’Assessorato ai Trasporti.
Ci dispiace, ma i presupposti per portare avanti questi provvedimenti drastici, ormai ci sono tutti.
Nelle prossime settimane organizzeremo una nuova serie di iniziative di protesta, oltre che un evento pubblico nella città di Soverato: in questa occasione, verranno invitati i primi cittadini del versante Jonico, ai quali verrà presentato un protocollo d’intesa sulla rimodulazione del servizio ferroviario Jonico, promosso dal gruppo consiliare soveratese “Euforia”, e già approvato all’unanimità in sede di consiglio comunale.
Invieremo al più presto i dettagli e le date delle prossime iniziative.
Ringraziando la Testata ed i lettori per l’attenzione, porgiamo cordiali saluti.
Roberto Galati
Francesco Lazzaro
Associazione Ferrovie in Calabria