di Attilio Tucci*
CAULONIA – Chiunque di voi capitasse a Caulonia dalle parti di Piazza Mese si troverebbe di fronte ad uno strano raggruppamento di giovani extracomunitari che varia nei numeri ma mediamente sono una decina , facenti parte di uno dei progetti finanziati al Comune di Caulonia. I primi tempi mi sono incuriosito del perché con tanto spazio a disposizione questi giovani stavano fitti fitti uno all’altro quasi alla ricerca di una comunità alternativa.
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Il problema era molto più semplice, in quell’angolo preciso di via V.Niutta avevano la possibilità di agganciarsi a qualche linea Wi-Fi non protetta e quindi di utilizzarla liberamente per comunicare probabilmente con amici e parenti lontani. Anche se molte perplessità mi sovvenivano nel vederli così isolati nei mesi scorsi, oggi ho ritenuto giusto e urgente visto il freddo intenso e la pioggia di questo inverno ormai arrivato , interrogare gli amministratori comunali affinché intervenissero per garantire a questi fratelli un luogo sicuro e caldo per utilizzare internet liberamente. Quello che più mi ha impressionato nel consiglio di stasera è stata la risposta unanime della giunta e del sindaco che erano a conoscenza del problema: ne avrebbero parlato con l’ente gestore ,volendo quasi prendere le distanze da inefficienze dello stesso. No, non è una risposta seria e conforme ai presupposti su cui il progetto accoglienza dovrebbe poggiarsi! Non possono essere queste persone numeri che fanno massa critica e più che i destinatari di interventi economici ministeriali dovrebbero essere parte integrante di un progetto di inclusione sociale che francamente non sono mai riuscito a percepire in questi anni.
Capogruppo in consiglio comunale di “Spazio Aperto-Pd”