DA GIOVANNI CERTOMA’ RICEVIAMO E PUBBLICHIAMO LA SEGUENTE NOTA:
Ho vissuto emozioni intense nei giorni 10-11-12 gennaio, in occasione della presentazione ufficiale della mostra “Auschwitz solo andata… viaggio fotografico all’inferno” dell’amico Domenico Scali, fotografo roccellese. Domenico, insieme all’inseparabile Giuseppe Curtuale, professionista degli aspetti tecnici (fotografici, video e web), mi hanno fatto vivere tre giorni veramente densi di carica emotiva, quella che dà l’adrenalina giusta per mettere in atto un progetto culturale in grado di fare da ponte anche tra il nord ed il sud Italia.
Domenico Scali ha realizzato un reportage fotografico, di 109 scatti, nel dicembre del 2011, che è diventata l’occasione di una mostra, in occasione della “Giornata della memoria 2013”. L’estate scorsa avevo proposto alla Sindaca del comune di Corsico (MI), Maria Ferrucci, la possibilità di allestirla nella cittadina dell’hinterland milanese, e Lei, subito, ha condiviso l’idea e ci si è messi a lavoro per l’allestimento, che non aveva lo scopo di un rituale, solito, ricordo della “giornata della memoria”, che si celebra il 27 gennaio. L’obiettivo era quello di comunicare le sensazioni provate da Domenico Scali con suoi 109 scatti, alle nuove generazioni. Ecco dunque, nella mattinata di sabato 12 gennaio, il doppio incontro (10:00 – 11:00 e 11:00 – 12:00) con gli studenti dell’omnicomprensivo di Corsico. E, confesso, che in questi incontri, è accaduto qualcosa che nessuno di noi ci si attendeva: una attenzione, un silenzio ed un coinvolgimento emotivo dei ragazzi che, attraverso i loro sguardi, hanno dato veramente un segno concreto di come le nuove generazioni possano dimostrarsi mature sul piano della coscienza civile e della volontà di non dimenticare, apprendendo dalla Storia, ciò che non dovrebbe mai più accadere. Nel pomeriggio, intorno alle 17:30 poi, si è tenuta la presentazione ufficiale alla cittadinanza della mostra, che rimarrà aperta fino al 27 gennaio. E l’intensità delle emozioni è andata sempre più crescendo. L’atmosfera ha iniziato a prendere corpo con due pezzi musicali eseguiti da Matilda De Angioni e Silvia Giliberto, allieve della Civica Scuola di Musica di Corsico. E poi il filo narrativo si è costruito attorno all’intervista a Domenico Scali; intervista dell’amico e critico cinematografico, Antonio Falcone, che ringrazio pubblicamente per il supporto, e della quale il sottoscritto è stato solo un semplice portavoce. In questa chiacchierata, si sono incastonati i versi tratti dalla pubblicazione “Auschwitz solo andata… viaggio di emozioni all’inferno”, sempre di Domenico Scali. E grazie alla magistrale ed alta interpretazione della lettrice Patrizia Errante, la densità delle emozioni è salita talmente tanto che, alla fine, sembrava veramente, di trovarsi in un’altra dimensione, quella di un ricordo che sembrava quasi vivo, palpabile.