R. & P.
Il presidente dell’Associazione “Il Guardiano della Natura” – Regione Abruzzo, Venanzio D’Alessandro, appresa la notizia della tragica uccisione dell’orsa Amarena, avvenuta a colpi di fucile da un uomo nella tarda serata di giovedì 31 agosto alla periferia di San Benedetto dei Marsi in un’area contigua al Parco Nazionale d’Abruzzo, di cui Amarena era divenuta uno dei simboli più conosciuti, si unisce sgomento, insieme a tutti gli associati della Regione Abruzzo e a quanti hanno già espresso la propria indignazione difronte a questo ennesimo insensato gesto di gratuita crudeltà.
In queste ore, in cui da parte del personale del Parco e degli Agenti preposti prosegue la ricerca per l’individuazione dei cuccioli, che dopo il tragico accaduto si sono immediatamente dispersi, l’Associazione “Il Guardiano della Natura” Regione Abruzzo, vocata appunto alla tutela ambientale ed animale, esprime sbalordita il profondo dispiacere per questo deliberato omicidio di un esemplare femmina tra i più prolifici nella storia del Parco, che mette ulteriormente a rischio la sopravvivenza dell’orso marsicano di cui rimangono, attualmente, soltanto 60 esemplari circa.
Il presidente della Regione Abruzzo, Marco Marsilio nell’ambito di un suo odierno comunicato ufficiale sull’accaduto, ha ben chiarito come “Mai un orso ha rappresentato in Abruzzo un qualunque pericolo per l’uomo…”, questo è vero, commenta D’Alessandro, aggiungendo come, di converso, sia altrettanto vero il contrario, visto che l’uomo si sta affermando come un serio pericolo per l’orso autoctono.
“L’uccisione di Amarena – conclude D’Alessandro, senza celare commozione e un certo risentimento – è un’immagine che io, come tantissimi altri, non avrei mai voluto vedere e auspicio una rapida definizione delle indagini, affinché si faccia chiarezza sulla dinamica dell’accaduto e il responsabile possa essere presto assicurato alla giustizia”.