La segreteria provinciale della Uil ha trasmesso al direttore generale dell’Asp di Reggio Calabria, dott. Giacomino Brancati, al Collegio Sindacale, all’Asp di Reggio Calabria, al presidente della Regione Calabria, Mario Oliverio, al capogruppo Pd in Consiglio Regionale, Sebi Romeo, alla Regione Calabria di Catanzaro, alla Procura della Repubblica di Catanzaro, Reggio Calabria, Palmi e Locri, una nota avente per oggetto “l’Atto Dirigenziale n. 851 del 2.8.2017“, relativo il “quadro debitorio associazioni di volontariato A.V.I.S. Provinciale di Reggio Calabria, L.A.Do.S. e A.D.V.S.T., anno 2014/2017: liquidazione“.
DI SEGUITO I PARTICOLARI DELLA SUDDETTA NOTA:
L’atto dirigenziale in oggetto inerisce: “quadro debitorio associazioni di volontariato A.V.I.S. Provinciale di Reggio Calabria, L.A.Do.S. e A.D.V.S.T., anno 2014/2017: liquidazione” , nulla questio se non che lo stesso atto è firmato ed adottato, in data 2.8.2017, dal direttore del Dipartimento Area Ospedaliera.
A tal riguardo si deve osservare quanto segue:
a) la deliberazione n. 133/2017, approvata con DCA n. 57/2017, ha licenziato l’Atto Aziendale, all’interno del quale è cassato, tra gli altri, il Dipartimento Area Ospedaliera;
b) con disposizione di servizio n. 58 del 31.07.2017 si ribadiva “…. Con l’entrata in vigore dell’atto aziendale sono revocati tutti gli incarichi dirigenziali……. Non più previste nell’atto aziendale”. Nello stesso atto n.58/2017 al 7° capoverso si afferma: “E’ fatto divieto a chiunque di sottoscrivere atti o documenti ovvero missive senza possedere i titoli o, peggio, indicare ruoli e responsabilità non presenti nell’organizzazione aziendale ovvero auto-assegnate….”;
c) con deliberazione n. 429 del 1.8.2017, ad oggetto :“Piano attuativo dell’Atto Aziendale. Unità di Missione”, nel dare corso a detto piano attuativo è richiamata quale parte integrante ed essenziale la disposizione di servizio n. 58/2017.
Alla luce di quanto sopra esposto non ci capacitiamo come sia possibile che in data 2.8.2017 e quindi successivamente a tutti gli atti sopra richiamati, possa essere adottato e firmato l’Atto Dirigenziale n. 851/2017, con l’evidente esposizione dell’Azienda ai possibili danni essendo l’atto nullo in quanto emanato da un dirigente ricoprente un “ruolo o responsabilità non presente nell’organizzazione aziendale”.
Si chiede pertanto di voler esercitare il diritto di autotutela provvedendo alla revoca dell’A.D. n. 851/2017 ed alla emissione degli atti leciti di liquidazione, fermo restando le responsabilità di qualunque natura in carico a chi ha emesso l’atto n.851/, attivando nel contempo le procedure disciplinari di chi si reso responsabile dell’inosservanza e violazione di una disposizione di servizio emanata dal Direttore Generale e suffragata dagli atti sopra evidenziati.
Alle Procure in indirizzo con invito a voler accertare eventuali condotte di natura penale.
La Segreteria Provinciale
*Nicola Simone *Francesco Politanò