R. & P.
Affrontare con decisione il tema dell’operatività del centro neurolesi di Locri, lavorare in maniera sinergica per un progetto di infrastrutturazione sociale del circondario, dirimere la vicenda del Distretto sociosanitario lato sud eventualmente immaginando il varo di un unico distretto circondariale. Questi i temi principali affrontati nel corso della riunione del coordinamento del Forum Territoriale del Terzo Settore della Locride, parte sociale riconosciuta come livello territoriale dal Forum Nazionale del Terzo settore, organizzazione di rappresentanza in Italia del mondo del sociale.
Nell’introdurre i lavori, il portavoce del Forum, Francesco Mollace, direttore di Civitas Solis, ha messo l’accento sul dramma che sta vivendo il territorio giunto sull’orlo del collasso, a fronte della drammaticità dei dati socio economici, e dalla mancanza di seri progetti di rilancio, che riguardino principalmente i giovani. Colpisce, secondo i rappresentanti del terzo settore, l’assenza di un serio dibattito finalizzato al varo di un piano strategico fondato sulle competenze per tentare di invertire la rotta. Per il Forum è significativa la triste vicenda della totale stasi del distretto socio sanitario lato sud, con connessa perdita di ingenti risorse finanziarie destinate al sociale. A tal proposito il Forum richiede una immediata convocazione intorno ad uno stesso tavolo di tutte le parti interessate, dai comuni del distretto, alla Regione, agli enti di terzo settore, per venire a capo della vicenda. Una mediazione che potrebbe essere avviata dalla Prefettura di Reggio Calabria per tentare di uscire dall’impasse. I rappresentanti del Forum ritengono ad ogni modo che la prospettiva maggiormente fondata sia il varo di un unico distretto socio sanitario per tutto il circondario locrideo vista la debolezza delle risorse umane nei comuni e il numero complessivo reale degli abitanti della Locride. Un unico distretto che realizzi finalmente piani di zona comprensoriali che tengano conto della diversità delle aree, con una messa in comune delle risorse e con una efficiente e razionale gestione finanziaria. Un unico distretto socio-sanitario che preveda anche l’apertura di sedi secondarie stabilmente collegate in rete anche in maniera telematica.
Altro tema affrontato la vicenda, definita «vergognosa», del centro neurolesi di Locri con l’assenza di qualsiasi seria iniziativa da parte del Commissario alla Sanità. Per il Forum del terzo settore è necessario avviare forme di denunzia anche online che sensibilizzino l’opinione pubblica italiana su quanto sta avvenendo a Locri, come forma di pressione sul governo nazionale perché intervenga. Bisogna smascherare anche l’idea di chiudere il centro trasferendo i pazienti con grave patologia li presenti, perché il trasferimento per molti di loro, abituati a vivere insieme da tanto tempo, può rappresentare una condanna a morte la cui responsabilità graverebbe sugli autori della decisione.
Sui temi sollevati sono intervenuti nel dibattito con specifiche proposte i rappresentanti di diverse organizzazioni aderenti al Forum tra cui, Filippo Tedesco della Lados, Giuseppe Belcastro della Federazione Medambiente, Raffaella Rinaldis dell’associazione Eurokom, Marcella Pisano della cooperativa sociale la Nostra Terra, Nicoletta Strangio dell’associazione Fitmed, Caterina Fragomeni dell’associazione Ata. Per gli intervenuti serve un tavolo tecnico comprensoriale utile a redarre insieme un nuovo progetto condiviso da portare al confronto con le istituzioni nazionali e regionali. In tal senso è stato deciso di proporre uno specifico incontro con le istituzioni e le parti sociali del territorio da tenersi all’avvio del nuovo anno.
Calabria fanalino di coda per screening mammografici
R. & P. (Foto fonte fondazioneveronesi.it) «È gravissimo che la Calabria sia l’ultima regione d’Italia per la somministrazione degli screening...