LOCRI – Nel novero delle proposte programmatiche presentate dai vari attori politici locridei in vista dell’appuntamento elettorale di domenica e lunedì prossimi, la sanità riveste, senza dubbio, un posto di primo piano.
Militanti e simpatizzanti di Grande Sud, riuniti a Locri in un incontro propedeutico alla campagna elettorale per le Politiche hanno inteso indicare le proprie priorità. Primo tra tutti il giovane avvocato Vincenzo Fiato (a sinistra nella foto), da sempre simpatizzante di centrodestra e attuale attivista di Grande Sud che nell’esporre le proprie idee ha anzitutto premesso che «Ancor prima di fare delle riflessioni relative al settore Sanità della Locride e dell’Ospedale in particolare, vogliamo pensare ad una struttura del nostro territorio che sia sicura e vigilata h24.Ciò significherebbe – ha aggiunto Fiato – anche supporti tecnologici, per le segnalazioni e gli interventi, per gli operatori e per gli addetti al Posto di Polizia.Oggi l’Ospedale dà la sensazione che possono accadere dei fatti spiacevoli e non vi sia il modo di opporsi o di prevenirli.Quante volte, poi, vengono denunciate – ha concluso Fiato – aggressioni ed intimidazioni al personale sanitario?». Gli fa eco l’ex senatore Franco Crinò: «I servizi e i reparti nel loro insieme – ha detto – debbono dare in maniera compiuta l’idea e la garanzia che i cittadini vengono tutelati.Mi spiego meglio: non è possibile avere doppioni di reparti o viceversa, l’assenza di un reparto essenziale, oppure un ufficio superfluo che non risponde alle esigenze di ogni pezzo territoriale dell’ASP.Quello che sarà l’Atto Aziendale approvato dovrà – ha aggiunto – rispondere ad un criterio di ridistribuzione delle Unità Operative e dei servizi, di indiscutibile efficienza». Entrando nel merito degli interventi specifici che a detta dei sostenitori della lista Grande Sud andrebbero realizzati in maniera prioritaria, Vincenzo Fiato sostiene che «L’adeguamento tecnologico è fondamentale. Pensiamo soprattutto alla Radiologia che, tra l’altro, presenta particolare carenza di personale, all’Ortopedia, che non può rimanere con un primario a scavalco». A corroborare questa tesi arriva ancora Franco Crinò che aggiunge che «In effetti sono state assunte decisioni in buona parte condivisibili, ma se rimuoviamo qualche limite potremo avere le risposte necessarie per l’utenza. Cito alcune cose: l’assistenza domiciliare non è ancora partita e la mancanza di una lungodegenza complica ancor più questo settore; la diabetologia va rafforzata nell’ospedale e ne territorio; va avviato lo screening del colon retto». Ma non solo. Fiato ha inteso ribadire che «non è chiara la posizione dell’Epidemiologia, cui spetta, tra l’altro, di occuparsi anche di programmazione e rendicontazione del bilancio sociale e della gestione del Registro Tumori allo scopo di dare risposta alle paure della popolazione.Vanno inoltre valorizzate le attività svolte dalla Cardiologia, Oftalmologia Sociale e Odontostomatologia.I professionisti che si sono dedicati in questi anni in questi servizi, hanno avuto più riconoscimenti fuori dall’Asp che da parte del management». Alla fine della conversazione, Franco Crinò fa il punto sui risultati ottenuti finora dall’attuale management aziendale sotto la direzione della giunta regionale. «Il Presidente Scopelliti – ha detto – è impegnato a ridurre il deficit. E ci sta riuscendo.Tutti sappiamo che i tagli, però, non debbono ridurre i servizi essenziali.Aiutiamo Scopelliti in questo doppio obiettivo, facciamo bene a fornire a lui e alla dottoressa Squillacioti tutte le segnalazioni che sono orientate ad un miglioramento dell’offerta sanitaria».