di Gianluca Albanese
SIDERNO – Si mantiene vivo il dibattito sulla fusione dei Comuni di Gioiosa Ionica e Marina di Gioiosa. Oggi registriamo l’intervento dell’avvocata Cristina Giovenale, dirigente del circolo del Pd di Gioiosa Ionica, comune in cui la prospettiva di fusione entrerà certamente nel dibattito della campagna elettorale per le elezioni di maggio.
In una nota diffusa agli organi di stampa, la Giovenale premette che “caratteristica della fusione è quell’importantissimo quid in più sociale e istituzionale, funzionale ad una semplificazione amministrativa che può dare vita ad un unicum in termini di territorio, popolazione, enti, servizi ed amministrazione.
Il combinato disposto delle fonti Statali e Regionali, -(la nostra Carta Costituzionale all’Art. 133, il legislatore all’art. 15 del Decreto Legislativo n. 267 del 2000 -T.U.E.L-, così come integrato dalla Legge n. 56 del 2014 c.d. Legge Delrio)-, consente di tracciare un quadro della disciplina che promuove e regola i processi di fusione tra Comuni. Sempre nell’ambito della cornice tracciata dall’Art. 133 della nostra Carta Costituzionale, attraverso quel “sentite le popolazioni interessate”, ci ricorda quanto in questo iter sia fondamentale il coinvolgimento delle popolazioni coinvolte, attraverso il mezzo istituzionale del Referendum Consultivo”.
Ciò premesso, ritiene che “seppur davanti ad un quadro normativo articolato, la nostra terra ha dato prova che le fusioni tra Comuni siano ben possibili e realizzabili. Basti pensare alle realtà di Corigliano-Rossano, di Casali del Manco, oltre che alle molteplici proposte di iter di fusione in cantiere”, poiché, secondo la giovane dirigente democrat “in questo tempo storico non sono solo i numeri a farla da padrone, lo sono le esigenze concrete dei cittadini che spesso e volentieri non sono destinatari di un’offerta congrua o soddisfacente alla tutela ed al riconoscimento dei loro bisogni ed interessi”.
Da qui al sostegno all’idea il passo è breve, perché secondo Cristina Giovenale “un progetto di fusione tra le due Gioiosa comporterebbe un passo in avanti pluridirezionale e polivalente per il singolo e per la cittadinanza intera; oltre alla possibilità di ottenere una gamma omogenea di servizi qualitativamente più elevata, maggiori risorse da rendere fruibili ai cittadini, oltre a vantaggi economici che si tradurrebbero nella possibilità di accesso a contribuzione nazionale e Sovrannazionale. L’ottica insomma è quella di un percorso di crescita in termini di sviluppo e di welfare sociale, ad esempio nella quantomai indispensabile, visti i tempi, possibilità di nuovi sbocchi occupazionali”.
L’avvocata conclude scrivendo che “ecco perché è di fondamentale importanza che si tenga viva l’attenzione sulla questione e che siano anche e soprattutto i cittadini con le proprie idee, con la propria voce, ad essere promotori di questo percorso realizzabile. Per giungere con la necessaria consapevolezza e serenità alla costruzione di una unica grande Gioiosa che sia in grado di garantire – conclude la nota – crescita economica e sociale, nel disegno di una unica identità culturale-territoriale-amministrativa”.