R. & P.
Dopo otto mesi di assenza e inerzia, ieri 19.04.2019 nella sala del Consiglio Comunale di Gioiosa Jonica si sarebbe dovuto svolgere il Consiglio dell’Unione dei Comuni “Valle del Torbido” ma per l’ennesima volta la seduta in prima convocazione è andata deserta. Avremmo dovuto approvare il bilancio di previsione 2019-2021 e il DUP (del cui del contenuto si evita di discutere visto che gli stessi strumenti rasentano la nullità) , a seguito della relativa diffida prefettizia del 04.04 u.s., ma non si è raggiunto il numero legale!
Al netto della deprecabile abitudine di disertare puntualmente le prime convocazioni, credo che non ci sia da stupirsi più di tanto per lo scarso interesse dimostrato dai Consiglieri dell’Unione: è sotto gli occhi di tutti il fallimento del progetto dell’Unione dei Comuni della Valle del Torbido, così come è stato concepito e portato avanti in questi anni.
Una “passerella” a Gioiosa Jonica tipica dei grandi inizi e grandi erano i propositi iniziali, suggellati dalla presenza addirittura di un Ministro della Repubblica. Tanti gli impegni assunti a più riprese con i cittadini: che fine hanno fatto, solo per citare alcuni degli obiettivi prefissati, l’accorpamento dei servizi finanziari, la gestione unitaria del trasporto scolastico e della raccolta differenziata dei rifiuti, l’associazione del servizio di Polizia Municipale? Di quali utilità beneficiano concretamente i cittadini grazie a questo organismo? Quale rispetto per i soldi pubblici?
Un dato su tutti rappresenta plasticamente il fallimento politico di questa Unione dei Comuni: l’incapacità di programmare e riaprire – almeno – una banca a Gioiosa Ionica che manca ormai dal 2013 (tante promesse e manifestazioni inutili…).
Eppure, la cooperazione, la comunione di intenti e l’individuazione di obiettivi raggiungibili potrebbero partire da alcune piccole cose: un programma estivo condiviso e coordinato, un servizio navetta intercomunale attuabile grazie al progetto di trasporto a chiamata finanziato dalla Regione Calabria e mai avviato dal Comune di Gioiosa Ionica, progetti di collaborazione in settori strategici, servizi condivisi nell’ottica della razionalizzazione dei costi, politiche urbanistiche comuni, sono solo alcune delle azioni che potrebbero essere intraprese.
Non solo nulla di tutto questo è mai stato progettato e attuato, ma sembra anche che nessuno se ne preoccupi. L’Unione ad oggi serve solo per inserire il logo nelle locandine, per rendere più accattivante qualche iniziativa pubblica, per qualche inutile pennacchio o per esibirla come un vessillo alla prima occasione utile! Tutta l’attività istituzionale si riduce ormai a due Consigli all’anno, convocati praticamente sempre su sollecitazione della Prefettura: approvazione bilancio preventivo e approvazione assestamento di bilancio. Entrambi adempimenti obbligatori per scongiurare lo scioglimento a norma dell’art. 141 d. lgs 267/2000.
Sono consapevole di sollevare questioni forse scomode, che vanno fuori dalla logica imperante del “politicamente corretto”, ma nel silenzio generale sento il bisogno di gettare un sasso nello stagno per provare a stimolare una riflessione che, come l’Unione dei Comuni, oggi sembra essere totalmente assente.
I piccoli Comuni da soli avranno sempre più difficoltà a garantire i servizi per i cittadini. Oggi più che mai, credo che sia indispensabile una riflessione profonda, seria, collettiva, a partire dai Sindaci dei Comuni interessati che hanno avuto, a turno, la guida di questo organismo.
Io non mi sottraggo al confronto e sono disponibile, come sempre, a dare il mio contributo per la crescita del nostro territorio. Io credo ancora nel progetto e nella grande occasione che si sta perdendo. Così non va, non prendiamoci in giro, nascondere è peggio che palesare il vero!
Domenico Saverino
Consigliere dell’Unione dei Comuni “Valle del Torbido”
Consigliere comunale del Comune di Gioiosa Jonica – Gruppo “Cambiamo Gioiosa”