di Patrizia Massara Di Nallo (foto fonte Wikipedia)
REGGIO CALABRIA – Nell’annuale classifica Censis delle Università Italiane, stilata sulla base del valore assunto da sei indicatori, l’Università degli Studi Mediterranea di Reggio Calabria continua a primeggiare Infatti, nell’edizione 2024/25 nell’indicatore Borse di studio, ha ottenuto il punteggio più alto di 110 e nell’indicatore Strutture (aule, biblioteche, laboratori, ecc.), ha ottenuto un punteggio pari a 100. Tra le università statali con un massimo di 10.000 iscritti, l’Ateneo reggino, quindi, non solo è al primo posto per l’indicatore Borse di studio, ma occupa anche la seconda posizione per l’indicatore Strutture, e, inoltre, sale di una posizione nella classifica che considera tutti gli indicatori.Il risultato è frutto di attività mirate rivolte agli studenti iscritti.
Nell’ultimo anno accademico sono state assegnate 1.625 borse di studio, per un valore variabile a seconda dello status dello studente e a breve sarà pubblicato il nuovo bando per accedere ai benefici e ai posti alloggio presso le residenze universitarie con apertura ad agosto.Inoltre, l’Università Mediterranea esonera totalmente alcune categorie di studenti dal pagamento del Contributo Annuale Omnicomprensivo (COA), ovvero delle tasse destinate all’Ateneo.
Per le iscrizioni al primo anno, ad esempio, sono esonerati totalmente dal pagamento del COA le seguenti categorie: gli appartenenti a un nucleo familiare con ISEE fino a 22.000,00 euro; i portatori di handicap documentato, come previsto dalla normativa vigente; i neodiplomati immatricolati al primo anno con votazione 100/100; le vittime del terrorismo e della criminalità organizzata, o i figli, come previsto dalla normativa vigente; i detenuti o i soggetti sottoposti a misure di comunità, come previsto dalla normativa vigente. Sono inoltre previste esenzioni parziali per alcune categorie di iscritti.Il Rettore dell’Università Mediterranea, prof. Giuseppe Zimbalatti, ha dichiarato: “Anche nel nuovo anno accademico, l’Università si propone di migliorare e ampliare i servizi a disposizione degli iscritti, la maggior parte dei quali sono gratuiti. Inoltre, sono in corso i lavori per migliorare il collegamento tra i plessi dell’Ateneo e sono in corso attività di pianificazione per ampliare le strutture esistenti.
La Mediterranea punta su servizi di alta qualità e continuerà a sostenere il territorio attraverso un’offerta formativa aggiornata, ponendo gli studenti al centro del progetto educativo.” Rosario Varì, assessore regionale allo Sviluppo economico, Ricerca e Sistema universitario, ha commentato con soddisfazione i risultati della classifica Censis delle Università italiane (edizione 2024/2025), che vede gli atenei calabresi in posizioni di rilievo e ha dichiarato: “I dati emersi dall’indagine Censis testimoniano l’eccellenza del sistema universitario calabrese” e “L’Università della Calabria si posiziona al primo posto tra i grandi atenei statali con un punteggio di 92,2, un risultato straordinario che premia gli sforzi congiunti dell’ateneo e della Regione Calabria nel potenziare l’offerta formativa e le infrastrutture didattiche” e sottolinea anche i buoni piazzamenti degli altri atenei regionali, con particolare riferimento alla Mediterranea di Reggio Calabria che si classifica quinta tra i piccoli atenei. Inoltre evidenzia il ruolo della Regione Calabria nel sostenere questo percorso di crescita: “Questi risultati sono frutto di una strategia regionale mirata a investire nelle nostre università, riconoscendone il ruolo cruciale per lo sviluppo del territorio. Abbiamo lavorato per potenziare le infrastrutture, sostenere la ricerca e l’innovazione, e creare sinergie tra il mondo accademico e il tessuto produttivo regionale” e continua ribadendo l’importanza del capitale umano per lo sviluppo della Calabria: “Il successo dei nostri atenei non è solo un motivo di orgoglio, ma rappresenta una leva strategica fondamentale per il progresso della nostra regione. Investire nella formazione e nella valorizzazione del capitale umano significa porre le basi per un futuro di innovazione e competitività. I giovani talenti formati nelle nostre università sono la risorsa più preziosa per attrarre investimenti, stimolare l’imprenditorialità e guidare la trasformazione economica e sociale della Calabria”. Infine conclude: “Continueremo a lavorare in stretta collaborazione con le università calabresi per consolidare questi risultati e fare del nostro sistema universitario un volano sempre più potente per lo sviluppo regionale”.