R. & P.
Vi è stata molta emozione nei cuori di circa 50 giovani tra fratelli, sorelle e amici speciali appartenenti all’Unitalsi, sottosezione di Locri, per il Pellegrinaggio Nazionale Giovani che si è svolto a Loreto dal 22 al 25 marzo scorso.
Per l’Unitalsi, il Santuario di Loreto è un po’ come una seconda casa.
Qui la famiglia unitalsiana si riunisce in preghiera dinanzi a Maria che, accogliendo tutti nella Sua Santa Casa, aiuta a scoprire come la Santa Famiglia di Nazareth possa essere l’esempio tangibile per tante famiglie cristiane.
RINASCITA guardando Maria, GIOIA del Servizio e BELLEZZA dell’Associazione sono state le parole chiave del pellegrinaggio la cui apertura è avvenuta, nel pomeriggio di venerdì 22, al Palacongressi di Loreto attraverso il saluto degli esponenti principali dell’Unitalsi.
Massimo Graciotti, neo presidente della Sezione Marchigiana ha salutato i presenti accogliendoli a Loreto:
“Cari giovani, voi non siete il futuro ma l’adesso dell’Unitalsi. Non siete in una sala d’attesa ma già protagonisti. La vostra gioia farà vibrare Loreto”.
Dopo un sentito saluto dell’Assistente nazionale Mons. Luigi Bressan, Roberto Maurizio, Vice Presidente Nazionale, ha ringraziato i presenti esortandoli a non avere paura di sognare e ha portato ai giovani un pensiero di Antonio Diella, il presidente nazionale:
“La straordinaria partecipazione a questo evento è un grande segno per la nostra associazione: il presente e il futuro dell’Unitalsi sono sostenuti anche dal cuore e della passione dei nostri giovani. Siamo pieni di speranza e di bellezza: i nostri ragazzi e le nostre ragazze sono la prova della forza permanente del nostro carisma associativo”.
Erika Spironello, la referente dei giovani della Triveneta, unitamente agli altri referenti giovani, ha acceso l’atmosfera con un jingle appositamente creato per l’evento e con la creazione di un bellissimo mazzo di fiori: ogni Sezione ha realizzato un fiore, simbolo della gioia che abita il cuore dei nostri volontari.
È stato poi il momento della testimonianza di Francesco Lorenzi e Riccardo Rossi, esponenti del gruppo rock cristiano “The Sun”, che intervistati da Francesca Cipolloni, giornalista e amica dell’Unitalsi, hanno raccontato la loro esperienza di conversione, l’importanza che le “Dio-incidenze” e gli incontri con persone semplici, ma illuminate hanno avuto nella loro vita e come da quel momento il loro “Eccomi” continua ogni giorno.
Risuona ancora nelle orecchie dei partecipanti l’esortazione con cui Mons. Fabio Dal Cin, Arcivescovo e Prelato di Loreto, ha “salutato” il Pellegrinaggio nazionale giovani dell’Unitalsi durante la processione eucaristica:
“Grazie per la vostra presenza e la vostra partecipazione. Abbiate cuori aperti ai bisogni dei fratelli che aspettano consolazione e speranza e gesti di premurosa accoglienza e ospitalità. Cristo ce lo chiede, la Madonna ci aiuta a realizzarle”.
La giornata di sabato 23 è incominciata con la recita delle lodi e con la formazione.
I partecipanti al pellegrinaggio hanno riempito la Basilica Superiore dove Mons. Fabio Dal Cin ha tenuto loro una catechesi:
“Cari ragazzi voi oggi vi trovate nel Santuario del servizio: servire significa rispettare la propria vita e la propria interiorità; il servizio è responsabilità, significa servire il bene comune, soprattutto dei più indifesi. Servire è anche solidarietà e il volontariato è una grande palestra di servizio, nelle proprie case e anche fuori. Il gesto concreto del servizio è il silenzio: non si fa servizio per mettersi in mostra, per spot pubblicitari o per protagonismo. Vedete, non è facile ma la prova più bella del nostro servizio è andare a servire dove ci è chiesto non dove vogliamo noi”.
A seguire Padre Domenico Spagnoli ha sottolineato l’importanza dell’ “Eccomi” richiamata dall’Arcivescovo e, come abitudine di San Francesco, ha invitato i presenti ad avere un cuore pacificato.
San Francesco, infatti, prima di iniziare qualsiasi omelia o discorso diceva: “Il Signore vi dia pace” perché riteneva che un cuore pacificato è capace di ascoltare e di accogliere meglio.
Al termine della catechesi, tutti i giovani con gli amici speciali hanno fatto il passaggio nella Santa Casa.
Momenti di gioia sono seguiti durante l’aperitivo offerto sulla Piazza della Madonna, dove non sono mancati abbracci, sorrisi e occasioni di incontro.
Nel pomeriggio i giovani, divisi in 20 gruppi, hanno avuto l’opportunità di confrontarsi seguendo la linea guida data da tre parole: ANNUNCIAZIONE, ECCOMI e OBBEDIENZA dando vita a costruttivi episodi di condivisione con testi, gesti e musica.
La serata ha visto i partecipanti al pellegrinaggio impegnati nella Processione Aux Flambeaux: essere tutti insieme davanti alla Statua della Madonna di Loreto, pregare per l’Associazione, per tutti coloro che la compongono, che la amano e che la fanno vivere ogni giorno in tutta Italia ha dato vita ad un momento molto intenso di spiritualità e comunione fraterna.
La giornata ha avuto termine con una vera e propria festa, dove grazie alla vena artistica di Alessio Alì un giovane cantante della sottosezione di Locri, esibizioni dal vivo e balli, i giovani hanno raccolto la testimonianza di alcuni ragazzi della comunità “Il cenacolo” che hanno raccontato la loro toccante esperienza di vita.
Durante la chiusura del pellegrinaggio, svoltasi domenica 24 durante la Santa Messa in Basilica Superiore, molte parole/frasi/gesti hanno toccato il cuore dei giovani.
Si riportano solo alcune:
– “Non disperdiamo questa gioia. Portiamo l’entusiasmo che abbiamo in cuore, nelle nostre sottosezioni. Costruiamo sulla Parola di Dio. Accogliamola e generiamo servizio, amore, gioia e quella bellezza che dobbiamo testimoniare. Ringraziamo il Signore per questi giorni”. (Padre Domenico Spagnoli, Assistente Nazionale Giovani)
– “Più uno si dona più arricchisce la sua esistenza. A ciascuno di noi Dio affida una missione. Siamo figli di un Dio che è un dono costante ed ora dobbiamo dare. Tutti, sani e infermi, atleti e persone con disabilità, siamo come alberi chiamati a portare frutto. Un frutto che rimanga. Continuiamo insieme a creare un mondo migliore”.
(Mons. Luigi Bressan, Assistente Nazionale Giovani)
– “Siamo nel luogo e nel tempo della Fraternità, siamo nella Santa Casa, la nostra casa. Questo è il tempo della condivisione. Questo è il tempo dell’Unitalsi. Quanti miracoli sono avvenuti in questi giorni quando abbiamo regalato ascolto, quando abbiamo avuto gesti di tenerezza, quando il nostro sguardo è andato oltre apparenze e pregiudizi, semplicemente quando ci siamo detti un reciproco grazie. Prendetevi cura di questa Associazione. Siate il sale del mondo. E un’ultima raccomandazione: siate felici”. (Roberto Maurizio, vice presidente nazionale).
– “Grazie per la vostra giovinezza e freschezza. Siate portatori di speranza e artigiani di pace. Abbiamo imparato in questi giorni anche a superare gli imprevisti per crescere insieme. Grazie per la vostra presenza.”
(Mons. Fabio Dal Cin, Vescovo di Loreto)
– “Entrate nel cuore dell’Unitasi, per dare un cuore nuovo all’Associazione! È un impegno per la vita, perché siete cercatori di felicità, ma non dovete e non potete rinunciare al sogno di costruire un nuovo cammino seguendo i passi del Signore Gesù. La forza del sogno è più grande del sogno stesso! Testimoniate all’Associazione, alla Chiesa e al mondo la bellezza di una “fraternità inclusiva”, in cui la diversità e le difficoltà non sono ragione di divisione, ma sollecitazione a costruire insieme un’esperienza di felicità. Grazie per il vostro coraggio, la vostra gioia, il vostro affetto per l’Associazione.” (Antonio Diella, Presidente nazionale).
Il pellegrinaggio è stato completato lunedì 25 dall’arrivo di Papa Francesco, che nel giorno dell’Annunciazione ha scelto la Santa Casa di Loreto per firmare l’ Esortazione Apostolica post-sinodale “Christus vivit” destinata principalmente ai giovani.
Il Santo Padre ha celebrato la messa all’interno della Santa Casa, l’Angelus sul sagrato del Santuario e poi ha incontrato i pellegrini e gli ammalati presenti che lo hanno accolto con il solito entusiasmo che lo accompagna.
In particolare, molti amici speciali della sottosezione di Locri hanno potuto abbracciarlo e lo stesso gli ha regalato una carezza paterna.
A tutti i giovani, poi, ha lanciato un messaggio di speranza attraverso poche, semplici ma importanti parole:
“Penso a Loreto come a un luogo privilegiato dove i giovani possono venire alla ricerca della vocazione alla scuola di Maria!”.
È proprio dalla Santa Casa che Maria, dopo l’Annunciazione ebbe il coraggio di alzarsi e di partire per un duplice scopo: condividere una gioia, dare un servizio.
Ha inoltre invitato tutti a non abbandonare chi ha bisogno e avere il coraggio di andare contro corrente.
Questo pellegrinaggio ha fatto capire ai giovani chi deve essere il loro modello di BELLEZZA, quella bellezza che è CONTEMPLAZIONE, SILENZIO, PREGHIERA:
Cristo, con il suo messaggio di novità rivolto ad ognuno attraverso un cammino di fede che si riempie di entusiasmo.
U.N.I.T.A.L.S.I. LOCRI