di Gianluca Albanese
SIDERNO – Un appello accorato e condiviso per utilizzare nel migliore dei modi l’ex ospedale di Siderno. Accorato perché non è frutto delle contingenze del momento ed è scevro dal pressappochismo tipico di certa politica; condiviso perché non è sottoscritto solo dalla Commissione Straordinaria al vertice del palazzo municipale ma è frutto di un confronto e di un rapporto di costante collaborazione con la Consulta cittadina delle associazioni presieduta da Ersilia Multari e dal coordinamento delle associazioni, rappresentato dal segretario Domenico Leandri.
E così, commissari e associazioni hanno scritto, insieme, una lettera alla Presidente della Giunta Regionale Jole Santelli, affinché possa prendere in considerazione l’utilizzo che riterrà opportuno «Per fare tornare a vivere – è scritto nella lettera – una struttura che nei anni è stata il vanto di questa Città, progressivamente depauperata dei suoi baluardi e dei suoi più importanti presidi».
Un ospedale che funzionava, e bene. Impermeabile a condizionamenti e a infiltrazioni riscontrati in altri presidi e con reparti all’avanguardia. Chiuso nel momento in cui anche la politica, che avrebbe dovuto difenderlo a spada tratta così come è stato fatto in altre zone della Calabria, si è piegata alla logica ragionieristica dei tagli orizzontali che decide non in base alla necessità di erogare prestazioni tali da garantire il diritto alla salute, ma in termini di costi e vicinanza logistica.
Ma tant’è.
Nella lettera di commissari e associazioni sidernesi non c’è alcuna battaglia di retroguardia, semmai si guarda al futuro prossimo, affinché quella struttura possa essere utilizzata al meglio e appieno.
E lo si fa enumerando i possibili usi: da quello, più volte preannunciato di “Casa della salute” alle richieste provenienti dal prestigioso centro per neurolesi “Bonino Pulejo” «Che ha formalmente manifestato – si legge nella lettera – l’interesse ad avvalersi non solo della citata struttura in disuso, ma anche della grande piscina comunale attualmente in stato di abbandono, facendosi carico della sua ristrutturazione, creando un polo di eccellenza totalmente assente nel territorio calabrese, in convenzione con l’Asp».
E poi c’è l’ipotesi più gettonata in questi giorni, ovvero l’utilizzo dell’ex ospedale di Siderno quale centro per pazienti affetti da Covid-19, che per la verità viene solo accennata dai firmatari della lettera che, evidentemente, guarderebbero con maggiore favore e interesse alle altre due ipotesi.
Fin qui i contenuti della lettera, tesa a riportare l’attenzione dei vertici della cittadella regionale su una struttura che sicuramente non merita di rimanere inutilizzata.
Non rimane che attendere l’auspicato riscontro da parte della Santelli.