di Patrizia Massara Di Nallo (foto fonte Humanitas)
Uno dei frutti tipici della stagione autunnale è l’uva, di cui l’Italia è un importante produttore. Questo frutto, della Vitis vinifera, è un vero e proprio toccasana essendo una ricca fonte di vitamine e sali minerali, tra cui spiccano il calcio, il magnesio, il potassio e il manganese. I suoi benefici , infatti,derivano principalmente dalla presenza di fitonutrienti, ossia sostanze chimiche naturali, come le vitamine, che contribuiscono in modo significativo alla salute generale. Tra gli altri fitonutrienti che l’uva contiene,si annoverano i polifenoli, soprattutto il resveratrolo, un membro della famiglia degli stilbeni ed anche i flavanoli, flavonoli, carotenoidi e acidi fenolici.
Al di là delle preferenze personali, l’uva nera, rispetto all’uva bianca, è caratterizzata da un contenuto più elevato di fitonutrienti, in particolare polifenoli, presenti in abbondanza nella buccia.
I polifenoli conferiscono ai grappoli una potenziale azione antiossidante, utile nella lotta contro i radicali liberi e, di conseguenza, nella prevenzione dei danni associati all’invecchiamento. Per questo motivo l’uva è spesso associata al benessere della pelle, perché aiuta la luminosità e l’idratazione, oltre a contribuire alla prevenzione dei segni dell’invecchiamento cutaneo.
E’ anche riconosciuta come un alimento che apporta significativi benefici alla salute del sistema cardiovascolare perché il resveratrolo sembra contribuire alla protezione del cuore e alla fluidità del sangue. Tuttavia, è importante notare che, nonostante numerosi studi abbiano evidenziato gli effetti positivi di questa sostanza sul cuore e sulla circolazione sanguigna, non è ancora del tutto chiaro in quale quantità specifica il resveratrolo possa conferire benefici al sistema cardiovascolare.
Meno noti, ma altrettanto rilevanti, sono i potenziali benefici dell’uva sulla salute cerebrale, in particolare sulle funzioni cognitive. E’stato, infatti, uno studio condotto da ricercatori italiani ad approfondire gli effetti positivi dei composti polifenolici sulla funzione cognitiva e lo stato neuropsicologico degli anziani. Questo studio ha coinvolto 111 anziani in buona salute, dimostrando che l’assunzione quotidiana di 250 mg di un integratore a base di uva, in soli 12 settimane, ha portato a miglioramenti significativi, misurati attraverso test cognitivi, nell’ambito dell’attenzione, della memoria e del linguaggio.
Inoltre questi grappoli della vite regolano il sonno e lo stress. Si è dimostrato attraverso diversi studi , anche condotti in Italia,che gli acini d’uva possono giocare un ruolo significativo nella regolazione del ciclo sonno-veglia per la presenza di melatonina non solo nella polpa e nella buccia dell’uva, ma anche all’interno dei semi, dopo il processo di maturazione. Inoltre è un alimento prezioso per mitigare lo stress, perché gli acini sono notevolmente ricchi di vitamina B6, nutriente riconosciuto cruciale per il metabolismo delle cellule nervose.
L’uva, composta per la maggior parte da acqua, che costituisce quasi l’80% del suo contenuto, e ricca di fibre, contribuisce in modo significativo a promuovere la regolarità intestinale e migliora il microbiota intestinale. Nel dibattito sull’importanza dei cibi nella promozione della salute del microbiota intestinale, emerge tra i cosiddetti “super alimenti“ perché i polifenoli hanno un impatto positivo anche sul microbiota intestinale. Secondo una metanalisi, pubblicata su Food Research International, i polifenoli contenuti nell’uva hanno la capacità di influenzare positivamente la composizione batterica intestinale incrementando la presenza di Lactobacillus e Bifidobacterium. Questa scoperta è di notevole interesse, considerando che i lattobacilli svolgono un ruolo fondamentale nella promozione della salute, contribuendo alla digestione degli alimenti, all’assorbimento dei nutrienti e alla soppressione di microrganismi patogeni che possono scatenare vari disturbi, tra cui le infezioni delle vie urinarie.
Controindicazioni:
comunque,nonostante i numerosissimi benefici, il consumo di uva deve essere moderato in alcune situazioni specifiche. Ad esempio, l’alto contenuto di potassio nell’uva richiede particolare cautela per chi assume farmaci betabloccanti a causa di patologie cardiache. E inoltre, un consumo moderato è consigliato per coloro che soffrono di insufficienza renale e per i diabetici, dato il contenuto moderato di zuccheri e, in quest’ultimo caso, è sempre consigliabile consultare un medico e monitorare attentamente l’assunzione complessiva di zuccheri durante il giorno.
Infine, chi soffre di gastrite dovrebbe fare attenzione, poiché l’acqua contenuta nell’uva può diluire i succhi gastrici, rallentando i processi digestivi e potenzialmente causare reflusso gastroesofageo, come avviene con altri frutti ad alto contenuto di acqua.