di Gianluca Albanese
SIDERNO – Meglio tardi che mai. Dopo i numerosi appelli da parte dei medici di medicina generale (soprattutto da parte del dottor Nicola Rulli, più volte intervenuto nella nostra testata) al fine di diventare parte integrante della campagna vaccinale, questa mattina, nella Cittadella regionale “Jole Santelli” di Catanzaro, è stato firmato il protocollo d’intesa che definisce le modalità per il coinvolgimento dei medici di medicina generale (mmg) calabresi nella campagna di vaccinazione anti Covid-19.
Di seguito il testo della nota stampa diffusa dalla Regione.
«Insieme al commissario Longo e a tutte le sigle interessate – dichiara il presidente della Regione Calabria, Nino Spirlì –, abbiamo dato seguito a livello regionale al protocollo firmato, il 21 febbraio scorso, da Governo, Regioni, Province autonome e organizzazioni sindacali della medicina generale. Da questo momento in poi, la campagna vaccinale può avere un’accelerazione decisiva su tutto il territorio calabrese».
IL PROTOCOLLO D’INTESA
Nel protocollo si premette che «le parti condividono la necessità che i medici di medicina generale possano contribuire alla campagna vaccinale, manifestando la disponibilità a effettuare le vaccinazioni anti Covid-19, per tutta la popolazione assistita, anche in considerazione del rapporto fiduciario esistente, che permetterà, fra l’altro, una più semplice compilazione del quadro anamnestico e del consenso informato, oltre a una maggiore adesione da parte delle categorie target, con enormi benefici in termini di copertura».
«Il medico di medicina generale – si aggiunge – potrà scegliere se effettuare la vaccinazione presso il proprio studio o presso le sedi uniche di Aft/Uccp sia a gestione autonoma che pubblica, o altro presidio temporaneo messo a disposizione dall’Asp di riferimento».
I CENTRI
«Nel caso di vaccinazioni nei centri vaccinali – è scritto ancora – si esclude ogni responsabilità professionale del mmg che dovesse essere dovuta a carenze organizzative sia di personale che di attrezzature di primo soccorso».
«Per ogni centro vaccinale – riporta il protocollo – si dispone la figura di un team, costituito da un responsabile designato dal direttore del distretto e da un mmg, che pianifichi la turnazione dei medici, quotidiana e settimanale, in base alla disponibilità dei vaccini, e comunichi agli stessi in tempo utile, ogni eventuale modifica delle sedute vaccinali, garantendo la partecipazione, a rotazione, di tutti coloro che hanno dato la disponibilità e assicurando un carico di almeno 40-50 vaccini/turno per ogni mmg presente nella sede vaccinale, con una media di almeno 10 vaccini/ora».
«Al fine di garantire quanto più possibile vaccinazioni in prossimità – è scritto ancora –, si auspica l’aggiunta sulla piattaforma regionale di un numero maggiore di centri vaccinali comunali, idonei alla vaccinazione anticovid».
I PAZIENTI FRAGILI
«Per i pazienti fragili che dovranno essere vaccinati a domicilio – è specificato – il mmg costituirà la componente medica del team mobile, insieme a un infermiere, e farà riferimento a un centro vaccinale del distretto, il cui personale amministrativo, delegato alla registrazione della vaccinazione nel sistema informativo, provvederà alla registrazione entro la stessa giornata».