R. & P.
«Il tempo delle possibilità è finito. L’Asp e la Regione diano seguito, con i fatti, alle buone intenzioni espresse rispetto ad un Piano vaccinale che, tuttavia, appare ancora troppo poco chiaro e tremendamente lento».
Antonino Zimbalatti, consigliere metropolitano delegato alla Sanità, alza l’attenzione rispetto ad un processo che «non può e non deve accumulare ulteriori e pericolosi ritardi».
«Questa mattina – ha spiegato Zimbalatti – finirà il mandato dei commissari straordinari provinciali all’Azienda sanitaria di Reggio Calabria. Si proceda immediatamente con una nomina all’altezza non solo del gravoso compito di gestione, ma soprattutto adeguata ad affrontare un momento storico particolarmente grave in cui ci sono in gioco la salute dei cittadini e la tenuta di un’economia già di per sé fragile».
«Se mancano i punti di riferimento ed i soggetti deputati a dare gli indirizzi – ha aggiunto – i tempi della vaccinazione si dilatano ed i rischi per la popolazione aumentano a dismisura. La Regione ed il commissario straordinario Guido Longo, quindi, intervengano in maniera repentina e risolutiva».
Secondo il consigliere metropolitano, che riprende l’appello rilanciato dal sindaco Giuseppe Falcomatà nel corso dell’ultimo consiglio comunale reggino, «bisogna accelerare la piattaforma predisposta allo scopo, procedere alla pubblicazione di un Piano vaccinale realmente condiviso, attivare nuovi centri di somministrazione del farmaco e rimpinguare gli organici predisposti a svolgere un’attività di vitale importanza per la comunità».
«Servano più vaccini – ha continuato – considerando che iniziano a scarseggiare le prime dosi. Ciò è sintomatico di un’organizzazione approssimativa che si traduce anche nei fatti tristi di Vibo, dove ieri sono stati bloccati alcuni farmaci destinati al territorio reggino. In questa fase così delicata, il disordine di chi è deputato alla gestione del piano vaccinale rischia soltanto di fomentare preoccupazioni inutili e di alimentare una insulsa “caccia ai vaccini” che lede ogni principio di buonsenso ed il sacrosanto diritto alla salute pubblica».
«Anche perché – ha affermato Zimbalatti – da lunedì inizieranno, nel centro di Melito Porto Salvo, le fasi vaccinali per i dipendenti dell’Università “Mediterranea” e dell’Università per stranieri e tutti dovranno poter contare sulla propria dose di farmaco».
Sul fronte del numero dei centri vaccinali a disposizione dei cittadini, Antonino Zimbalatti ha riconosciuto «i meriti del Comune di Reggio Calabria che non ha esitato un solo istante a mettere un proprio bene nella disponibilità dell’Asp» ed ha contestualmente chiamato ogni istituzione a fare la propria parte: «Se è vero che, a breve, sarà possibile effettuare il vaccino al Ce.Dir comunale ed al Polo sud dell’Asp, è vero pure che si devono allestire più posti per facilitare la vaccinazione di massa». Un contributo decisivo «potrebbe arrivare dai laboratori di analisi privati e dalle farmacie», oltre dalla possibilità di «vaccinare a domicilio malati gravi ed allettati».
«Servono fatti – ha concluso il consigliere metropolitano – perché una terza ondata pandemica sarebbe insopportabile per la popolazione e segnerebbe la distruzione definitiva del nostro tessuto economico e produttivo. È il tempo delle scelte e della responsabilità. Chi non è all’altezza del compito e del momento si chiami fuori, ma lo faccia subito. Purtroppo, si è già perso troppo tempo».