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Di tematiche per le quali l’esecutivo capeggiato da “Io sono Giorgia, sono la presidente, sono una madre” ce ne sono a iosa, tutto sta a via del Nazareno scendere dalla croce del silenzio con delle argomentazioni proprie da portare non solo ai propri iscritti ma alla Nazione intera, regalando la possibilità di vedere altre angolazioni politiche e di governo che, al momento, sfuggono ai più e che particolarmente i cittadini italiani non considerano considerando, per l’appunto, l’andamento lento piddino. Totalmente fantasma e nulla più.
di Antonio Baldari
Un venerdì 17 con tanto di sciopero mancava all’appello da parecchio tempo, ancorché non sia stato uno sciopero “totale” o “generale” che dir si voglia posto che la Cisl ha pensato bene per sé di non prendere parte, come detto in una parte dell’edizione del Nostro giornale di ieri: a quanto sembra, dovrebbe farlo sabato 25 novembre prossimo a partire dal suo leader nazionale, Gigi Sbarra, e a cascata arrivando in ogni, sparuto, angolo dello Stivale.
Se gli stivali non saranno tanto stretti al piede della passeggiata da fare, gridando a vantaggio dei lavoratori, magari distribuendo frecciatine più o meno al vetriolo alle altre due, beneamate, consorelle – e segnatamente Cgil e Uil che si sono invece sgolate quest’oggi che, tra gli altri, ha visto la discesa in piazza del Partito Democratico, particolarmente il Piddì calabrese con tanto di striscione evidenziato in bella mostra e presenza sulle piattaforme social le più disparate: si voleva soltanto dire “Io c’ero”, proprio per onor di firma e comparsata, oppure si è inteso dare un chiaro segnale al Paese che il partito desidera abbandonare l’elettroencefalogramma piatto e scendere nuovamente nell’arena, a singolar tenzone con il governo meloniano in carica?
Come sempre “Ai posteri l’ardua sentenza” anche perché di tematiche per le quali l’esecutivo capeggiato da “Io sono Giorgia, sono la presidente, sono una madre” ce ne sono a iosa, tutto sta a via del Nazareno scendere dalla croce del silenzio con delle argomentazioni proprie da portare non solo ai propri iscritti ma alla Nazione intera, regalando la possibilità di vedere altre angolazioni politiche e di governo che al momento sfuggono ai più e che particolarmente i cittadini italiani non considerano considerando, per l’appunto, l’andamento lento piddino.
Insomma non ci si vorrebbe “dare una grattata” visto che quando scende in piazza il Partito Democratico succede sempre qualcosa di catastrofico, per tutti coloro che guardano ad esso, ma si auspica che sia vera gloria, quella che può conferire all’Italia nuova linfa vitale per dire di potere avere due blocchi contrapposti e non un disco rotto monostereo “Dio, Patria e famiglia” da convincersi tutti, ma proprio tutti, che altri discorsi non si possono affrontare “per assenza di personaggi”.
Tanto a Roma quanto in Calabria, dove la situazione è per certi versi peggiore con un uomo solo al comando, quel Roberto Occhiuto che fa e disfa a proprio piacimento e con il Piddì che non rimane neanche a guardare essendo totalmente “ghostato”, fantasma e nulla più.