DA ANTONELLA AVELLIS RICEVIAMO E PUBBLICHIAMO:
Siderno attraversa forse il periodo più buio della sua storia. In momenti come questi, sarebbe necessario che tutti gli attori della società, ognuno con il proprio ruolo facesse la sua parte, con l’intento comune di far emergere questa comunità dalle tenebre in cui un pò alla volta è piombata.
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Lo scioglimento del nostro Comune per infiltrazioni mafiose è una ferita aperta che non sarà facile rimarginare, un’onta pesantissima per la storia e la tradizione della nostra cittadina difficile da cancellare. Non vi è dubbio che in periodo di crisi acuta, come quello attuale, la politica non può assolutamente fare “promesse”, bensì accettare delle “sfide”. Oggi più che mai la Politica dovrebbe essere in grado di gestire le dinamiche e i processi che si agitano all’interno della comunità, attraverso il dialogo democratico, la mediazione, sì da aggregare donne e uomini capaci di dare un contributo utile finalizzato al superamento di quella crisi, piuttosto che, vale soprattutto per chi ha avuto ruoli politici ed amministrativi, giocare allo sfascio. Rimane il dovere e senza rischiare di apparire esagerata, oserei dire dovere morale, di dare un forte contributo per risollevare la nostra comunità. Una comunità delusa, inappagata, beffata anche dalla terna commissariale, mandata per bonificare, rivelatasi inadeguata o non intenzionata a migliorare le cose. Pertanto, nessuno si dovrebbe chiamare fuori a priori, perché il senso di responsabilità suggerisce di dire e di sapere che è venuto il momento di fare le cose per bene, coinvolgendo gente seria, competente, trasparente che, oltre ad essere tale appaia seria, competente, trasparente, conscia che si può andare incontro a qualche buona occasione, ma è più facile che ci si imbatta in difficoltà vecchie e nuove, considerate le condizioni di dissesto in cui versa l’Ente. Il centrosinistra ha dimostrato di comprendere e di accettare tutto questo, chi vuole dica pure che lo ha fatto per un calcolo elettorale, visto anche la ‘natura’ dello schieramento che ha messo in campo. Vero è che ci è riuscito superando anche le difficoltà collegate alle primarie mai svolte ed è già sulla strada che porta al traguardo. Il centrodestra frammentato negli uomini e nei programmi, è ancora oggi incapace di farlo, non risultando, pertanto, spero di sbagliare, attrattivo per gli elettori. Ma non può essere attrattivo e non lo è, neppure per chi come me è stata chiamata a guidarlo in questa battaglia. Mettendo a posto un cassetto, ho trovato delle vecchie tessere del Partito Socialista di mio padre, mi ha colpita in particolare quella dell’anno 1981 con la foto di Pietro Nenni con la seguente didascalia: “ Tutto è in questione, tutto è posto di fronte all’alternativa di rinnovarsi o perire”