di Gianluca Albanese (video di Giovanni Marcianò)
ANTONIMINA – Brutte di fuori ma belle, molto belle, dentro. E’ la prima impressione che il visitatore ha addentrandosi nel nuovo stabilimento termale delle Acque Sante Locresi.
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Una struttura piena di potenzialità che finalmente vanno espresse ma che necessita come il pane di una viabilità più efficiente e di un minimo di maquillage esterno. Già, perché per chi proviene da uno dei centri costieri, il cammino non è proprio dei più agevoli, visti i numerosi lavori ancora in corso nella vecchia strada che prima di condurre ad Antonimina passa dalla frazione “Bagni” laddove è situato lo stabilimento.
L’ampio parcheggio è ricco di posti auto, ma il prato circostante necessiterebbe di maggiore cura. Manca anche l’insegna dell’immenso stabilimento giallognolo, e alla fine ci si arriva per intuito, dopo aver seguito la segnaletica stradale.
Però, una volta varcato uno dei vari ingressi si entra in un’altra dimensione, fatta di ambienti accoglienti, pulizia, ordine e spazi che danno l’idea del relax, almeno quanto il violetto leggero delle pareti.
L’ampia sala d’attesa, infatti, sembra quella di un aeroporto, ma con l’ordine e la pulizia di una struttura sanitaria privata. Il personale è gentile ed accogliente, nonostante le annose problematiche relative alla mancata corresponsione degli stipendi con la dovuta puntualità.
L’attività più gettonata in questa stagione è quella delle inalazioni, dell’aerosol terapia. Le numerose postazioni presenti permettono di ridurre all’osso i tempi di attesa e di sottoporsi a un’efficace terapia impiegando meno di mezzora. Gli addetti ti conducono alla postazione, fissano i macchinari per le due “serie” di terapia e l’impiego di salviettine e boccagli monouso rende possibile, per chi si deve sottoporre solo a questo trattamento, venire senza alcun “equipaggiamento”, ma anche, per chi abita nelle zone vicine, sfruttando i “ritagli di tempo”. Dopo ogni seduta, le postazioni vengono immediatamente disinfettate e pronte per il prossimo utilizzo. Questo tipo di terapia dà effetti immediati in termini di fluidificazione del catarro e di “liberazione” delle vie respiratorie. Una volta completato il ciclo delle canoniche dodici sedute, ha l’effetto di un “vaccino” per chi è soggetto a faringo-lariginti e bronchiti.
Per quanto attiene alla terapia coi fanghi e ai bagni termali, occorre invece prenotarsi nell’apposita postazione e, sempre attentamente assistiti dal personale e comodamente coricati sul lettino, si ricevono gli impacchi di fanghi caldi nelle zone in cui si è soggetti a infiammazioni (in ispecial modo della colonna vertebrale) e, subito dopo, si trascorre un quarto d’ora nella vasca di calda acqua termale, per una sensazione di relax immediato molto piacevole e che, col trascorrere del tempo e del numero di sedute, avrà effetti benefici sulla qualità della vita di tutti i giorni.
Ogni terapia, ovviamente, è preceduta da una visita medica compiuta in loco dalla dottoressa Silvana Pelle.
Questo è quanto abbiamo potuto rilevare al nostro primo impatto nello stabilimento termale, ma il nostro viaggio proseguirà con la scoperta degli altri servizi e, soprattutto, cercando di capire dall’interno tutte le potenzialità che le Acque Sante Locresi potranno (e devono) esprimere.
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