Si parla di consulte, di comitati, aggregazioni o semplicemente di rete. Riunite sotto una sigla, sotto una denominazione o struttura nazionale o mondiale, appartenenti a più comitati o semplicemente non formali. Sono le associazioni di volontariato.
Si occupano di sociale, di cultura, dei più bisognosi, dei giovani, dei diritti dell’uomo, della difesa degli animali, di donazioni, dei diversamente abili, di ambiente ecc.. Alcune pavoneggiano il proprio operato, e perlopiù sono quelle realtà che sul territorio sono assenti, vantando, solo, una riunione tra soci all’anno, un incontro tra intimi, altre, invece, nel piccolo costruiscono in silenzio, creano sviluppo e contribuiscono alla crescita della persona e del territorio in cui operano. Con “Lente locale”, andremo a conoscere alcune realtà associative. Quello che vorremmo emergesse, attraverso una intervista ai presidenti o referenti, è la reale operatività dei gruppi, la loro collocazione sul territorio e la sinergia con le Amministrazioni comunali. Da una prima analisi emerge una discreta collaborazione con gli Enti ma, ancor di più, tra associazioni, una certa apatia tra loro, perché a parole si collabora ma in concreto poco si realizza. Con questo nostro speciale sul mondo associativo, faremo conoscere ai nostri lettori, la storia, i progetti, le difficoltà di ogni associazione. Abbiamo domandato ai presidenti come ai loro portavoce, cosa fa la propria Associazione sul territorio. Ci siamo chiesti, perché, nonostante le molteplici iniziative, come per esempio le Consulte, alla fine ci si ritrova sempre ad interloquire con gli stessi soggetti, mentre su carta c’è un elenco interminabile di associazioni (basti pensare che su Locri si contano più di 60 associazioni di vario titolo, ma in attivo, si contano una decina). Abbiamo toccato vari settori e, come leggerete in questi giorni, vi accorgerete che le difficoltà non mancano, ma allo stesso tempo, è pur vero che, dove si lavora, c’è entusiasmo, dal socio del gruppo di volontariato a quello giovanile, a quello che si occupa di ambiente o scambi culturali, dal gruppo a difesa degli animali a quello sui diritti e l’assistenza.Sarà interessante, a fine inchiesta, tracciare un bilancio ed effettuare un vero e proprio censimento delle Associazioni “on” e quelle “off”. Buona lettura.
DOMENICA BUMBACA
1) “LA GURFATA” E LA COOPERATIVA MISTYA: GENTE DALLO SPIRITO LIBERO
Un appello alle Istituzioni: “Meno chiacchiere e più reale interesse e rispetto per tutte le realtà presenti sul territorio che lavorano con grandi difficoltà”.
LOCRI – Tra le prime persone contattate e che ha risposto alla nostra intervista c’è Patrizia Prestia, una di quelle donne del Sud a cui, effettivamente, non è mai piaciuto “istituzionalizzazione” o appartenere ad una associazione con statuti, regole, bilancio, riunioni, verbali ecc… Diretta e schietta, è una donna dallo spirito libero, quella libertà trasmessa anche ai suoi “giullari fedeli”, i ragazzi, gli artisti di strada del gruppo “La Gurfata”. È proprio Patrizia che, tra i mille impegni, tra eventi, viaggi, stages, e famiglia, ci dedica un po’ del suo tempo, parlandoci del gruppo inserito nella Cooperativa Mistya di cui presidente è, un’altra donna, Carmela Santo, anche lei riconosciuta per tenacia e spirito umanitario.
L’associazione o il gruppo che rappresenti è riconosciuto o iscritto a qualche Albo provinciale o regionale?
«La Gurfata non è riconosciuta come associazione, perché in realtà è un progetto della Cooperativa sociale Mistya nato da un finanziamento della legge 285 alla fine degli anni ‘90. La Cooperativa sociale Mistya, invece, è regolarmente iscritta alla Camera di Commercio».
Di che cosa si occupa? Qual è il settore di interesse?
«La cooperativa sociale Mistya si occupa di persone in situazioni di disagio ed a rischio di emarginazione. Il gruppo “La Gurfata” lavora prevalentemente nel campo del disagio minorile».
In quale territorio opera il gruppo?
«La Cooperativa sociale Mistya svolge la sua opera nelle sedi operative di Locri e di Gioiosa Superiore, oltre a gestire un turismo sociale nel comune di Grotteria (passo Croceferrata). La Gurfata gira in tutta Italia offrendo i suoi spettacoli».
In che termini i vostri progetti hanno contribuito allo sviluppo della città?
«Per quanto riguarda La Gurfata, la presenza di questo progetto sul territorio credo che abbia consentito ad un certo numero di giovani di vivere e provare un’esperienza di vita diversa, improntata al rispetto di alcuni valori non ultimo quello della legalità e della cittadinanza attiva. Il gruppo ha dato l’opportunità a molti ragazzi di rafforzare il proprio carattere e trovare una identità, oltre a riunire più persone, se pur diverse, seguendo un unico obiettivo, cioè quello dell’integrazione».
All’interno della struttura associativa è attivo il servizio civile? Se sì, quanti volontari coinvolge?
«Sì, è attivo nell’ambito della Cooperativa e si avvale della presenza di 4 volontari».
Nella città in cui operi, l’Amministrazione comunale è stata di supporto?
«No» ( una risposta secca che fa intuire la mancata disponibilità delle Amministrazioni, ndr)
La tua associazione ha una sede propria, in affitto o proprietà comunale ecc..?
«La sede di Locri è in comodato d’uso gratuito con la fondazione Zappia ( molte le problematiche dovute alla concessione dell’edificio con una querelle con l’ex presidente della Fondazione, ndr), quella di Gioiosa in comodato con il Comune e la struttura di Croceferrata in comodato con la Provincia di Reggio Calabria».
In merito ai bilanci economici, quali le difficoltà e dove reperite le maggiori risorse per svolgere le attività? Le spese di gestione ecc.. sono a vostro carico?
«E’ tutto a nostro carico. I finanziamenti dei progetti, quando ci sono, servono a coprire in parte le spese del personale che, altrimenti, si autofinanzia».
L’Amministrazione Comunale o Enti vi hanno promesso qualcosa e non hanno mantenuto l’impegno?
«Il comune di Locri non ci ha riconosciuto il pagamento di una fattura per un lavoro svolto durante la precedente Amministrazione, per esempio».
Cosa chiedereste ai Sindaci o Commissari del vostro territorio?
«Meno chiacchiere e più reale interesse e rispetto per tutte le realtà presenti sul territorio che lavorano con grandi difficoltà».
Quali le difficoltà incontrate maggiormente e quotidianamente?
«Quelle inerenti a continuare ad esistere sul territorio ed a fornire servizi che hanno un costo senza avere alcun tipo di entrata».
Grazie a Patrizia Prestia.
DOMENICA BUMBACA