(ph. Enzo Lacopo)
di Francesca Cusumano
LOCRI- Ammonta a quasi cinque milioni di euro la somma destinata alla Locride: stiamo parlando dell’attuazione del PSL “Sistema Coeso” (Sistema integrato per lo sviluppo territoriale ed il miglioramento ambientale competitività e sostenibilità) finanziato al Gal Locride Scarl nell’ambito del PSR Calabria 2007/2013, con fondi FEASR; ovvero, risorse programmate al Gruppo di Azione Locale da parte della Regione Calabria, che di fatto però, risultano bloccate, nonostante i vari solleciti alla stessa ed in particolar modo al dipartimento Agricoltura retto dall’assessore Michele Trematerra.
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Ciò impedisce al Gal Locride di poter avviare interventi che, dovrebbero ridare una boccata d’ossigeno ai numerosi comparti economici del territorio, se si considera che, da svariati mesi, la società consortile a responsabilità limitata, è pronta a mettere a bando risorse finanziarie a favore del settore agricolo e agro alimentare del comprensorio.
A denunciare questa situazione di stallo, il presidente del CdA Gal Locride, Pasquale Brizzi, nel corso di una conferenza stampa convocata urgentemente questa mattina nella sala consiliare del municipio locrese.
A dare il proprio sostegno, alcuni primi cittadini nonché autorità provinciali e rappresentanti di aziende agricole della zona.
Ed è proprio Brizzi ad introdurre i lavori, spiegando ai presenti come sia in atto l’ennesimo scippo di risorse a danno della Locride, a causa del comportamento immotivato della Regione Calabria (e quindi del Dipartimento di riferimento) che, non consente di mettere in moto l’iter.
Il sindaco di Sant’Ilario dello Ionio parte dall’insediamento dell’attuale CdA (il 23 maggio 2013),da lui rappresentato, una costituzione resasi necessaria non solo per le inadempienze della vecchia gestione ma anche per il timore di veder totalmente sfumata la possibilità di ricorrere alle risorse comunitarie del citato Psl Sistema Coeso <<Da allora-ha esordito Brizzi- abbiamo iniziato i viaggi della speranza, con incontri con l’assessore Trematerra, il dirigente generale e l’autorità di gestione del Psr, in cui abbiamo affermato la necessità di intervenire per l’avviamento del progetto>>.
Da lì, è sempre Brizzi a ricordare che proprio da lui e dai componenti del CdA, sia venuta la richiesta di nominare un funzionario regionale per controllare l’operato di chi gestiva il Psl Sistema Coeso, dal lontano 2010 fino ad arrivare al maggio 2013 << Dopo la revoca del commissariamento per conto della Regione e il nostro insediamento- ha aggiunto- ci siamo riattivati per ripartire e pubblicare i bandi per permettere alle aziende di partecipare; ad oggi, non riesco a capire questa stagnazione immotivata della Regione Calabria, questa inerzia ed il perché non ci diano delle valide ragioni. Il territorio della Locride rischia seriamente la perdita di questi fondi che, devono essere impegnati entro il 2014, questo è l’ultimo grido di dolore che stiamo lanciando. Se il problema ha a che fare con qualcuno che compone il CdA, ce lo facciano sapere. Anche io sono disponibile a fare cento passi indietro per il bene del territorio, purchè le risorse siano stanziate. Dalla Regione arrivano notizie confuse, nessun atto concreto, non vorrei fosse l’ennesima mortificazione subita a vantaggio delle altre Province. Non abbiamo preso alcuna indennità per il nostro lavoro, tutto quello che abbiamo fatto, è stato condotto in maniera del tutto gratuita. Non possiamo più stare in silenzio, dobbiamo gridare ad un’unica voce>>.
Anche il sindaco di Locri Giovanni Calabrese,ha rivendicato una Locride diversa, soggetta oggi più che mai a continue privazioni, con riferimento anche alla questione sanità cui per domani mattina, è stata convocata un’assemblea di tutti sindaci alla quale parteciperà anche il ministro Lanzetta.
Per Giorgio Imperitura presidente dell’assemblea di AssoComuni e vicepresidente del Gal, <<Non si capisce neppure questa sorta di accanimento della burocrazia regionale, se facciamo un’ analisi della vecchia gestione, abbiamo ritenuto opportuno opporci perchè un’agenzia del territorio che elargisce denaro pubblico, deve essere legalmente corretta. Al di là delle posizioni singole, siamo gente che è sul territorio e che ha necessità di dare risposte; è come combattere contro un muro di gomma. Siamo arrivati al punto di chiedere aiuto alla comunità locridea>>.
Pertanto, Imperitura fa un appello alla Regione<< I libri contabili li possiamo depositare nelle sedi opportune, anche gli organi inquirenti devono assumersi le proprie responsabilità>>.
A detta del presidente del comitato di AssoComuni Giuseppe Strangio, invece, più che un’incapacità di trasferire le suddette risorse, c’è la volonta di escluderle, perciò occorre denunciare quanto sta accadendo o chi piuttosto continua a mettere i bastoni tra le ruote <<Bisogna dire le cose con nome e cognome, bisogna intraprendere una battaglia di legalità>>.
Su quest’ultima osservazione, il presidente del CdA Brizzi, ha spiegato di aver già depositato le prime denunce prendendo le distanze dalla vecchia gestione e dalle sue gravissime inottemperanze cui si è resa responsabile.
Per il consigliere regionale Crinò, se la Regione non ha dato alcun parere di coerenza <<Dobbiamo capire perché questo succede. Dobbiamo entrare nella specificità della questione. La Regione è obbligata a rispondere, chi ha sbagliato deve pagare, è inutile girarci intorno. Il problema della burocrazia in tal caso è relativo, ci vogliono provvedimenti ufficiali; pretendiamo dalla Regione che, il contributo non vada perso e che possa essere gestito dal CdA insediatosi l’anno scorso>>.
E’ stato poi l’assessore provinciale con delega all’agricoltura Gaetano Rao, a proporre di far tappa il 18 luglio prossimo alla sede regionale (giorno in cui è stato convocato il consiglio per l’esame della programmazione comunitaria Por e Prs 2014-2020),<<Perché-ha chiosato-devono spiegarci le ragioni per le quali le procedure del trasferimento delle risorse programmate risultano bloccate. Il problema non è del Gal ma della Provincia reggina>>.
Infine, il consigliere provinciale Loiero, altro componente del Gal, parlando di una “vecchia gestione allegra” e pur avendo qualche dubbio che l’annosa vicenda possa avere un esito positivo, ha fatto sapere che il Dipartimento Agricoltura, coadiuvato da Trematerra, avendo come unico obiettivo gli interessi di tutti i territori regionali, interverrà con l’intento di sbloccare questa fase di incertezza che, mette a serio rischio il supporto a diversi comparti dell’agricoltura e dell’economia della zona di pertinenza del Gal Locride.
Un impegno che Trematerra, replicando qualche mese fa a Pasquale Brizzi, aveva sottolineato di voler portare avanti “lontano dalle luci dei riflettori, senza il clamore fin qui sollevato”.